VIADOTTO CANSALAMONE: “SEDOTTO E POI ABBANDONATO”. INTERROGAZIONE DI BELLANCA

Tre cartelle di interrogazione del consigliere comunale Filippo Bellanca per chiedere al sindaco ed all’assessore ai lavori pubblici il futuro del viadotto Cansalamone, chiuso al traffico ormai da parecchi mesi con gravi ripercussioni sulla viabilità estiva ed invernale. 

Su sollecitazione di residenti e commercianti, Bellanca torna ad affrontare la questione di un’opera che presenta gravi problemi di staticità e che era stata chiusa, poi riaperta a una corsia e infine nuovamente chiusa.

Il consigliere di opposizione ricorda al sindaco Di Paola le iniziative adottate nel 2011 contro l’amministrazione comunale dell’epoca, il sit in di protesta sotto la sede del Municipio da parte dei commercianti (uno dei quali poi si è candidato nelle liste dell’attuale sindaco), le numerose interrogazioni contro l’allora primo cittadino Vito Bono.

“Oggi – dice Bellanca – il ponte è di nuovo chiuso e quelli che una volta protestavano e ora sono al governo della città, stanno colpevolmente in silenzio, incapaci di accennare quantomeno ad un’idea progettuale per venire a capo del problema.

Bellanca chiede di sapere che notizie si hanno sul finanziamento ? perché la chiusura in passato è stata ampiamente criticata da chi oggi ci amministra ? perché si é spesa la somma di € 250.000,00 destinata per la manutenzione della viabilità in contrada Isabella, conoscendo le condizioni del viadotto ?

Pubblichiamo il testo integrale dell’interrogazione, che è anche la cronistoria della vicenda.

Premesso che in data 23/07/2011 il viadotto sul Cansalamone è stato chiuso al traffico veicolare a causa di un incidente stradale che aveva compromesso la stabilità del guardrail; che in data 29/07/2011 l’amministrazione comunale si attiva affinchè intervenga la società “Sicurezza e Ambiente Spa” per rispristinare e mettere in sicurezza il viadotto, cosa che avviene dopo pochi giorni collocando un semaforo e istaurando il senso alternato; che su intervento dell’Utc si evidenzia che tutti i cordoni laterali del ponte che stanno alla base ed a supporto dei guard rail, risultano ammalorati e quasi tutti i montanti della stessa protezione dell’arteria sono fatiscenti e non assicurano la piena idoneità delle barriere di sicurezza; che in conseguenza di ciò in data 22/08/2011, il viadotto viene chiuso al traffico veicolare e si chide la consulenza di un esperto per una diagnosi e affinché relazioni sulla possibilità di riapertura; che i gruppi dell’allora opposizione, oggi maggioranza, sostenevano più volte e con numerose interrogazioni la tesi della “totale approssimazione gestionale della suddetta vicenda da parte dell’amministrazione comunale”; che nel novembre 2011 alcuni esponenti dell’attuale maggioranza si schierano al fianco dei commercianti (uno dei quali si candiderà poi in Consiglio comunale con una lista a sostegno del candidato Di Paola) che scesero in piazza per manifestare a favore della riapertura del viadotto Cansalamone; che il 17/11/2011 l’ingegnere Pasquale Mancuso firma una pre-intesa con il Comune di Sciacca finalizzata alla sottoscrizione del nuovo disciplinare di incarico per il monitoraggio e la redazione del progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza del viadotto; che lo stesso tecnico aveva avuto un primo incarico nel 1999 dall’allora commissario Marsala, ma nel tempo non si è potuto completare l’intervento previsto, con il tecnico che è rimasto senza aver ricevuto una prestazione corrispondente a 44 mila euro; che con la nuova intesa, il professore Mancuso si impegnava a chiudere con il passato e ad accettare la somma di 44 mila euro, che doveva essere riconosciuta come debito fuori bilancio dal Consiglio comunale; che il nuovo disciplinare di incarico prevedeva una prestazione, al netto dello sconto, di 57 mila euro; che a ciò bisognava aggiungere due step di monitoraggio che dovevano effettuare ditte specializzate per un costo di circa 80 mila euro; che nella pre-intesa si stabiliva che il professore Mancuso si sarebbe occupato anche della progettazione e direzione dei lavori del secondo step di indagini, nonché del progetto definitivo con cui acquisire il finanziamento necessario alla ristrutturazione del viadotto; che il 20/11/2011 i commercianti della zona Cansalamone riferivano di un imminente avvio della petizione popolare contro la chiusura e contro il ritardo nella definizione delle procedure per la messa in sicurezza dell’importante infrastruttura; che nel marzo 2012 le risultanze del monitoraggio relativo al viadotto Cansalamone, eseguito dalla società 4M di Bolzano, venivano sottoposte allo studio del professore Mancuso che doveva stabilire se sarà possibile aprire il traffico, seppur limitato e in senso alternato; che il 23/03/2012 il commissario straordinario Paolo Barone intratteneva diversi incontri con i funzionari dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sciacca per fare il punto della situazione sul viadotto “Cansalamone”; che servivano 250 mila euro solo per la sostituzione dei guardaril e il rifacimento dei cordoli dove ancorare gli stessi; che la suddetta somma poteva essere attinta dal mutuo di 500 mila euro già contratto, dalla precedente amministrazione; che tale somma era destinata per la manutenzione della viabilità in contrada Isabella e non poteva quindi essere stornata per i lavori di manutenzione sul viadotto Cansalamone; che il candidato a sindaco Di Paola, si impegnava più volte in campagna elettorale alla riapertura al traffico del ponte, trascurando l’esito del monitoriaggio, che fa comprendere una grave situazione di stabilità del viadotto; che il 04/05/2012 si apprende che il monitoraggio rileva che il pilastro del viadotto Cansalamone si è spostato di 35 cm. con un movimento di rotazione e di scivolamento, dato ritenuto allarmante; che il professore Mancuso, visionato i risultati del primo step del monitoraggio elabora la relazione, che fa emergere rischi di cedimento o rottura di qualche palo interno, con l’applicazione di tecniche di intervento che non lascerebbero la possibilità di essere attuate con il transito sul viadotto; che l’8/06/2012 la giunta municipale approva la delibera del progetto esecutivo per la realizzazione delle prime opere necessarie alla messa in sicurezza il viadotto del Cansalamone; nuove barriere (guard-rail) per tutta la lunghezza del ponte, sistemazione di un impianto semaforico, la collocazione della nuova segnaletica verticale e orizzontale, la rimozione delle parti dei cordoli del ponte fatiscenti; che da una relazione tecnica, il 23 maggio, dell’ingegnere Pasquale Mancuso, si sottolinea la necessità di adottare alcune prescrizioni, ovvero la istituzione del senso unico alternato disciplinato da impianto semaforico; il divieto di transito veicolare di automezzi dipeso superiore a 3 tonellate a pieno carico; il limite di velocità di 30 Km/h; che per la spesa necessaria alla realizzazione della messa in sicurezza del viadotto, viene utilizzato parte del mutuo di 500 mila euro già ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti della precedente amministrazione; che in pari data il nuovo sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore Ignazio Bivona dichiaravano che il viadotto del Cansalamone “rappresenta una vera emergenza che abbiamo voluto affrontare immediatamente per non arrecare ulteriori danni alle attività commerciali e produttive e appesantimenti del traffico veicolare”; che il 04/07/2012 viene aperto il cantiere dei lavori di sistemazione della parte viaria del viadotto Cansalamone, al fine di garantire la riapertura del ponte entro il mese di luglio, ma con traffico a senso alternato; che il 20/08/2012 veniva riaperto il traffico sul viadotto; che il 06/02/2013 Il dirigente del 4° settore lavori pubblici, firma l’atto che assegna i lavori di monitaraggio di una pila all’ing. Pietro Orlando, di Alcamo; che tale monitoraggio della pila 6 del ponte sul torrente Cansalamone permette di accertare eventuali ulteriori movimenti della pila stessa; che 17.01.2014 il viadotto Cansalamone viene nuovamente chiuso al traffico. che l’ingegnere Pasquale Mancuso, incaricato delle indagini diagnostiche sulle strutture in cemento armato del Viadotto Cansalamone (fase 2), trasmetteva al Comune di Sciacca la relazione tecnica con l’esito dell’attività strumentale eseguita; che le indagini evidenziavano “condizioni attuali di criticità di gravissimo livello” che inducevano l’ingegnere Mancuso a consigliare “la chiusura del viadotto al traffico a tutela della pubblica incolumità”; che il sindaco Fabrizio Di Paola, con propria ordinanza, disponeva la chiusura del viadotto in attesa di successive determinazioni sugli interventi che si andranno a pianificare: che in data 11/03/2014 apprendevamo che era stato presentato il progetto, che prevedeva la soluzione definitiva del problema e che occorreva reperire circa 3 milioni di euro per i lavori;

si chiede al Sindaco e all’Assessore comunale ai Lavori Pubblici, di spiegare perchè dall’11 marzo non abbiamo nessuna notizia sul ponte Cansalamone, perchè l’amministrazione non comunica alla cittadinanza qual’è l’iter che si intende seguire; per quale motivo la strada che precede l’accesso al ponte non viene pulita e risulta abbandonata nnonostante la presenza di residenti e attività commerciali; come mai gli attuali componenti della maggioranza non si indignano come facevano quando presentavano interrogazioni a valanga; perchè nessuno ora parla di totale approssimazione gestionale della suddetta vicenda.

Si interrogano, inoltre, le autorità in indirizzo, per sapere che notizie si hanno sul finanziamento ? perché la chiusura in passato è stata ampiamente criticata da chi oggi ci amministra ? perché si é spesa la somma di € 250.000,00 destinata per la manutenzione della viabilità in contrada Isabella, conoscendo le condizioni del viadotto ?

Sciacca, 6 Agosto 2014                                                                                   Filippo Bellanca Consigliere Comunale

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