Il sindaco Fabrizio Di Paola è alle prese con il bilancio comunale. Dopo le dimissioni dell’assessore Porrello, ha voluto prendere “sulle spalle” il peso del delicato compito della delega del bilancio. La realtà è pesante e a causa dei continui tagli dei trasferimenti statali e regionali, il sindaco deve racimolare oltre 3 milioni di euro per far quadrare i conti. La sua amministrazione, fatalmente, si sta caratterizzando per un fatto contingente: il far fronte alla diminuzione delle entrate per via dei tagli dei trasferimenti statali.

La soluzione è l’aumento della tassazione locale. Il bilancio che sta predisponendo deve replicare l’aumento della tassazione e sarà un’altra stangata per i contribuenti saccensi. Inutile sperare in soluzioni alternative. Discorsi al vento. Una politica di revisione della spesa va programmata in tempo utile e affiancarla con nuove soluzioni mirate a fare cassa evitando ulteriore tassazione. Ma questo interessa la rivisitazione della macchina amministrativa, e lì è un problema grosso.

Di Paola ha voluto tenere la delega del bilancio. Dovrà affrontare a petto nudo l’inevitabile malumore della gente. Dovrà costringere i contribuenti ad aprire il portafoglio. Questo è un gesto che non si dimentica. La maggioranza arriva a tale appuntamento in ordine sparso. Molti consiglieri che ne fanno parte, e in tale clima di fibrillazione, non saranno felici di avallare un ulteriore prelievo di soldi dalle tasche dei cittadini. Sarà difficile per l’Amministrazione intravedere un orizzonte sereno. Per molti, i veri problemi cominciano adesso.

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