RANDAGI E IGIENE PUBBLICA. ECCO COSA SUCCEDE
Un nostro lettore, Enzo Sabella, in precedenza aveva inviato una serie di foto sulla situazione dei cani randagi che permangono stabilmente ed il cui numero aumenta giorno dopo giorno, sulla strada che sale a San Calogero.
Le foto pubblicate diverse settimane fa davano contezza del gran numero di cani randagi che “affollavano” (e continuano a farlo) determinati punti della strada sopra citata.
Una situazione aggravata dal fatto che “una saccense porta da mangiare ai cani, cosa che ripete in altri punti di Sciacca, causando dappertutto lo stesso problema: pericolo per le persone”.
Ma c’è anche un fatto di igiene: “Spesso, il cibo “offerto” dalla signora il più delle volte viene lasciato sull’asfalto a disposizione dei cani, ma anche dei topi, delle mosche, e di qualunque altro animale che certamente non contribuisce a rendere più “salubri” le zone interessate”.
“Le foto allegate dimostrano quanto detto, per terra e vicino a quel cancello c’è di tutto, anche il vomito degli stessi animali”, ci spiega il nostro lettore che aggiunge: “All’interno di quel cancello insiste una casa fatisciente che la signora in questione ha trasformato in canile con cucciolate continue una dietro l’altra che impinguano continuamente il numero dei cani presenti. Prova evidente è la puzza a volte nauseabonda che si sente avvicinandosi al cancello stesso. Ricordo che giornalmente, davanti a quel posto passano un gran numero di turisti a piedi che risalgono il monte dalla zona Isabella, nonchè numerosissimi saccensi amanti del “jogging” e armati per l’occorrenza di bastoni per difendersi”.