STABILIMENTO BALNEARE DI PORTO EMPEDOCLE SVERSAVA IN MARE LIQUAMI DI NATURA ORGANICA
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, nell’ambito delle attività di controllo tese alla salvaguardia dell’ambiente marino ed al corretto uso degli specchi acquei del litorale di giurisdizione, ha concluso nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 luglio u.s. un’importante operazione di polizia giudiziaria tesa al contrasto del fenomeno degli sversamenti illeciti di reflui in mare. Dopo una serie di appostamenti svolti nelle ultime due settimane lungo i lidi del territorio di Porto Empedocle, i militari della Guardia Costiera – attorno alle tre del mattino, al termine dei festeggiamenti svolti in porto in onore della Madonna del Carmine – si sono recati in Contrada Punta Piccola ed hanno sorpreso la titolare di un bar/ristorante, adibito anche a stabilimento balneare nella adiacente porzione di arenile, mentre sversava in mare, mediante una tubazione di gomma, sostanze liquide maleodoranti di origine organica provenienti da una fossa biologica.
La legale rappresentante della ditta (M.C., 53 anni, residente a Porto Empedocle) è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Agrigento per i reati di cui agli art. 192 e 256 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (immissione di rifiuti nelle acque), che prevedono la pena dell’arresto da 3 mesi a 1 anno o l’ammenda da 2.600 a 26.000 €, e dell’art. 110 del Codice Penale.
Analoga notizia di reato è stata elevata ad altre tre persone (A.C., 49 anni, S.B., 56 anni, G.B., 24 anni, rispettivamente sorella, cognato e nipote della titolare) sorprese ad effettuare lo scarico abusivo in mare. La fossa biologica e la pompa ad immersione utilizzate per lo sversamento sono state sottoposte a sequestro giudiziario. Ulteriori accertamenti sono in corso a cura delle competenti autorità sanitarie per verificare lo stato di salubrità ed igiene dei locali di cucina annessi all’esercizio commerciale.