CONSIGLIO COMUNALE: IL BILANCIO DI MANDRACCHIA (SEL): “

Il consigliere comunale di Sel, Paolo Mandracchia, stila una lunghissima nota stampa per fare un bilancio della seduta di ieri sera del consiglio comunale di Sciacca.

Ieri sera il primo cittadino si è presentato in aula ancora una volta senza la nomina dell’assessore. E dire che di rinvii e occasioni gliene sono state concesse tante; era una verifica lampo che si è trasformata in una guerra interna infinita; certo sentirsi richiamare al senso di responsabilità da un Sindaco e da pezzi della maggioranza che impiegano più di cento giorni per sostituire un assessore è inverosimile.

Ricordiamo ancora la famigerata frase del Sindaco “Godiamo di ottima salute” oppure “ in maggioranza non ci sono problemi” dichiarazione smentita il giorno dopo dai suoi stessi alleati; noi consigliamo che ogni tanto si potrebbe dire la verità piuttosto che nascondere la testa sotto la sabbia. Non manca un Assessore, il Comune di Sciacca è privo del vice Sindaco e dell’Assessore al Bilancio e cosa ancor più grave manca la maggioranza; anche ieri sera non avevano i numeri, gli atti importanti sono passati grazie alla presenza dell’opposizione.

Il Sindaco piuttosto che prendersi il merito sull’annosa vicenda EAS, farebbe bene a essere politicamente onesto e ricordare alla città che oggi questo “vitale” risultato si è potuto raggiungere sol perché nel 2011 è stato affidato l’incarico legale, improntando le azioni legali che a breve si tradurranno in incasso. Sulla relazione della Corte dei Conti, trasmessa in forte ritardo al consiglio comunale, possiamo dire che i rilievi della Corte hanno riguardato la eccessiva presenza dei residui attivi oltre 7.000.000 di euro, frutto dei mancati incassi di Tarsu e ICI, l’eccessivo ricorso all’anticipazione di cassa e una maggiore attenzione al pagamento dei DFB.

Tra qualche mese arriverà il Bilancio e con esso la Tasi, altra mazzata per i saccensi; il Sindaco dice che è colpa di chi ci governa; ma Lui, non è sempre quello che ha governato con chi non doveva mettere le mani in tasca ai cittadini? Piuttosto che pensare a un nuovo aumento delle tasse; perché non ascoltare i suggerimenti della Corte dei Conti e recuperare i residui attivi? Pensiamo sia logico incrementare le risorse umane e finanziare dell’ l’ufficio tributi, solo in questo modo si potrà parlare di equità e giustizia sociale. Inoltre, è assai incoerente criticare chi ha inaugurato la stagione dell’anticipazione di cassa e oggi deliberare una nuova anticipazione per 5.125.000 euro da restituire entro il 31 dicembre p.v., con i rischi del caso. Sui DFB evidenziamo che a differenza del recente passato, dove sono stati pagati DFB per oltre il milione di euro, nel 2013 ne sono stati pagati solo 148.000 euro. Sulla sanità dal primo cittadino non ci possiamo accontentare di una lettera al Ministro Lorenzin, è un’offesa all’intelligenza della gente; il Ministro è sua compagna di partito ed è Ministro sin dall’insediamento del Governo Letta, mentre a chi lavora per la richiesta d’ispezioni, possiamo dire di essere sorpresi pensavamo che fossero specializzati nel far venire sul territorio il NOE, come accaduto per i capannoni del carnevale di qualche anno addietro.

Dove sono stati gli amici del Sindaco che hanno governato in lungo e in largo lo Stato, la Regione e gli Enti Locali, forse non hanno avuto il tempo di ascoltare il grido di allarme che la collettività ha lanciato in questi anni, non è una questione ascrivibile, in maniera semplicistica, all’ultimo assessore regionale. Solo grazie alla caparbietà e alla tenacia della Commissione Consiliare alla Sanità e a tutti quelli che si prodigati le criticità sono diventate di dominio pubblico, anche in questa occasione il Sindaco è apparso lento ed è stato sconfessato dalla stessa commissione consiliare. Oggi i vertici sanitari saranno costretti ad ascoltare il disagio della gente che dall’ospedale pretende servizi sanitari adeguati, non siamo più disposti ad ascoltare certe dichiarazioni (Messina-Ficarra) che irritano la collettività e che non rispondono alla realtà.

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