COMITATO “DIRITTO ALLA SALUTE”, IERI LA NASCITA. RICORRERE ANCHE ALLA PROCURA SE PERSISTE LA CARENZA DEL PERSONALE
E’ nato ieri pomeriggio il Comitato Diritto alla Salute con la prima riunione che si è svolta al circolo Cultura con la presenza di cittadini, sanitari, sindacati, movimenti, partiti politici, associazioni e comitati di quartiere.
E’ stato il coordinatore di Cittadinanzattiva, Gero Maggio, a mettere in evvdienza “l’urgenza di trovare una soluzione alla gravissima deficienza di personale medico, paramedico e di supporto dei servizi dell’ospedale che devono assicurare le urgenze e che al momento per una diminuzione costante del personale sono a rischio clinico”.
Il consigliere comunale Cinzia Di liberto, in rappresentanza della “Commissione sanità” che presidia con un sit-in l’ospedale, ha comunicato il raggiungimento di 1000 firme nel primo giorno di raccolta e ha sottolineato che “il presidio continuerà fino a quando non si farà il consiglio comunale aperto dentro la struttura ospedaliera dove si spera di far intervenire le più alte cariche del governo “Crocetta”.
La rappresentante della CGIL sanità della Provincia, Caterina Santamaria ha contestato la recente circolare dell’assessorato “che in modo ambiguo pare voglia aumentare il personale quando invece nella realtà non cambia nulla e le emergenze dell’ospedale di Sciacca non saranno sicuramente risolte con tale intervento burocratico amministrativo”.
Per Santamaria occorre “fare forti pressioni sul nuovo manager affinché abbia la capacità di trovare la giusta formula per raggiungere l’obiettivo urgente di dare il personale minimo indispensabile alle U.O. d’urgenza dell’ospedale di Sciacca”.
“Come prima cosa- sostiene Santamaria- dovrebbe prorogare tutti i contratti in scadenza adempiendo così alle condizioni essenziali per garantire i fattori di sicurezza per i cittadini e i sanitari. La proroga che viene chiesta abbisogna di troppo tempo e l’ospedale di Sciacca non può aspettare”.
Nelcorso della riunione di ieri, è stata criticata la politica agrigentocentrica operata negli anni dal management agrigentino ritenendo ” scandaloso che si tengano due ospedali come quello di Sciacca e di Ribera, distanti soltanto 20 Km, con le stesse unità operative. Si dovrebbe chiedere razionalizzazione delle risorse”.
Lilla Piazza responsabile TDM Cittadinanzattiva di Sciacca pensa ad un esposto alla Procura della Repubblica “qualora non si arrivi ad una soluzione urgente del problema del personale”.