CONSIGLIO COMUNALE, STASERA IL SINDACO FACCIA IL “DI PAOLA”. I CONSIGLIERI COMUNALI SI ASSUMANO LA RESPONSABILITA’ DI FRONTE LA CITTA’

Editoriale di Filippo Cardinale

Stasera è in programma la seduta consiliare per discutere sulla situazione politica. La città si attende due cose: che la seduta si svolga e che si faccia chiarezza sulla vicenda politica. Le due cose tra di esse non sono disgiunte. Anzi, si intrecciano fortemente a causa di un quadro generale socio-economico di forte gravità. Un quadro che non consente alla classe politica e dirigente di questa città di tergiversare su aspetti di rilievo.

Siamo di fronte un bivio: o si rilancia l’attività di programmazione e si dà un senso ai tre anni di mandato consiliare e sindacale che restano, oppure si stacchi la spina, si metta un punto. L’Amministrazione comunale, tra mille difficoltà che accomunano tutti i Comuni italiani per le note vicende dei tagli statali e della pressione tributaria aumentata di conseguenza, nonostante con un assessore in meno, sta proseguendo il suo cammino. E’ ingiusto sostenere che l’attività amministrativa è bloccata a causa della mancata surroga dell’assessore dimessosi. Ma è giusto, però, affermare che tale vicenda ha scatenato mire e pretese da parte degli alleati che sostengono Di Paola. In modo particolare l’Ncd, il quale ha aperto una competizione interna che mira più a soddisfare aspirazioni personali che obiettivi di interesse collettivo.

Il sindaco Fabrizio Di Paola è impegnato full time, dall’alba al tramonto con una presenza nel palazzo di città che non ha precedenti. Apprezzabile, ma non bastevole. Non è la quantità di ore passate tra le mura del Palazzo a trasformare progetti in obiettivi raggiunti, a trasformare il programma elettorale in punti realizzati.

Stasera, è in programma la seduta consiliare. C’è il tentativo di fare slittare la seduta. Se ciò dovesse accadere, il consiglieri comunali saranno chiamati alle loro responsabilità. Questa testata giornalistica pubblicherà in modo evidente le assenze dei consiglieri comunali. Anche loro devono dare conto alla città e non nascondersi dietro il motivo di una “verifica” politica della maggioranza non ancora giunta alla sua definizione, anche se per il sindaco la verifica stessa si è già conclusa.

Il sindaco stasera faccia il “Di Paola”. Con ciò intendiamo dire che il primo cittadino deve fare appello ad una caratteristica che gli è riconosciuta: la determinazione, l’autorevolezza. Ambedue gli elementi spingano il sindaco a far a non cadere nella trappola del rinvio della seduta. DI Paola è stato votato dalla città. E’ ad essa che deve rivolgersi. E’ ad essa che deve spiegare chiaramente le cose come stanno. E’ ad essa che deve spiegare chiaramente chi è di ostacolo alla sua attività amministrativa e politica. Non si faccia tirare la giacca da nessuno, né da semplici consiglieri desiderosi di poltrone né da politici che rispetto alla conta del consenso hanno subito clamorosa batosta.

Dica, Fabrizio Di Paola, cosa vuol fare per i prossimi tre anni di sindacatura. Tracci il solco su cui incamminarsi. Spieghi quali punti del programma intende sviluppare e concretizzare. Dica chi si oppone o fa melina. Solo così la città capirà. Solo così la città ricomincerà a riconoscere il Di Paola sul quale aveva riposto la fiducia nel maggio 2012. Cambi strategia il sindaco, stasera. Non ci presenti un quadro politico specchio della sconfitta dell’Italia con gli agguerriti del Costa Rica.

Ci presenti quella determinazione dimostrata quando era semplice consigliere comunale o presidente del Consiglio comunale. Faccia trottolare gli altri, quelli che non hanno remora a presentarlo alla città come una “delusione”. E molti di questi sono seduti nel tavolo della maggioranza.

Se il sindaco ritiene di dare nuova linfa alla sua giunta, lo faccia. Lo faccia nell’interesse della città scegliendo sulla scorta di capacità e non di appartenenze. Ma soprattutto, il sindacio faccia, stasera, quella chiarezza attesa da tutta la comunità.

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