AGRICOLTURA, CARMELO PACE: “INGIUSTE LE ACCUSE DELLE CATEGORIE PROFESSIONALI. ECCO COSA ABBIAMO FATTO”

Non ci sta il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, a incassare la critica delle categorie professionali in merito ad alcune tematiche. “Proviamo un sentimento di tristezza, poiché non è corretto addossare all’Amministrazione la responsabilità del ritardo della campagna irrigua”.

Per il sindaco la “gestione del servizio di irrigazione nel comprensorio, e non solo di Ribera e di conseguenza l’avvio della campagna irrigua è competenza specifica del Consorzio di Bonifica, il quale quest’anno, a causa della ritardata approvazione della legge di stabilità regionale, è stato costretto ad avviare, con notevole ritardo, gli addetti alla manutenzione degli impianti e alla distribuzione dell’acqua per uso irriguo”.

Pace rimarca che la sua Amministrazione”già a suo tempo si era premurata di chiedere informazioni sulle problematiche che impedivano l’avvio della stagione irrigua, stimolando la deputazione regionale ad accelerare i tempi per l’approvazione della normativa di riferimento”.

“Non è giusto – continua il sindaco – il tentativo da parte di queste organizzazioni professionali di mettere in cattiva luce, ed a tutti i costi, questa Amministrazione”. 

“Non bisogna dimenticare quale e quanto interesse – seguita Pace-, sin dall’insediamento, questa Amministrazione ha profuso in merito alle vicende dell’adduttore Castello, per il quale dopo tempo sono state avviate le procedure per l’aggiudicazione dei lavori, e della Vasca Pizzi della Croce i cui lavori, sono già iniziati; due strutture vitali per l’hinterland agricolo riberese”.

Per quanto riguarda la viabilità “questa Amministrazione -prosegue il sindaco-  ha già predisposto, con i dovuti atti amministrativi, l’accensione di un mutuo, le cui somme saranno esclusivamente utilizzate per la manutenzione delle strade interpoderali”.

“Sull’IMU viene detto un falso”,afferma Pace . “L’aliquota IMU sui terreni agricoli, nel Comune di Ribera pari a 5,7 per mille, non è la più alta d’Italia, basta fare una ricerca per verificare che quanto affermato dalle organizzazioni professionali non è veritiero. Per esempio Sciacca (6,6 per mille), Menfi (8,6 per mille), Bivona (7,6 per mille) e in altri Comuni della Sicilia, hanno determinato un’aliquota più alta di quella stabilita dal Comune di Ribera”.

“In conclusione – dice Pace-  vorremo ricordare ai sottoscrittori degli articoli che, se da oltre trenta anni, come dicono, nessuno è intervenuto con azioni di manutenzione sul patrimonio viario rurale, vi è la responsabilità di chi, in questi anni, ha ricoperto ruoli e cariche in seno sia ad amministrazioni, sia nei Consigli di amministrazione di Enti come i Consorzi di Bonifica, ruoli attraverso i quali avrebbero avuto la possibilità di programmare e adottare i necessari provvedimenti per la mancanza dei quali, oggi, si addossano le colpe ad altri”.

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