PREMIO LETTERARIO “IGNAZIO RUSSO”, VINCE LA GIOVANE SACCENSE ELEONORA FISCO
La giovane Eleonora Fisco ha vinto il Premio Letterario Nazionale dedicato al poeta saccense Ignazio Russo. Eleonora Fisco si è imposta nella sezione riservata alla narrativa in lingua italiana con il racconto breve intitolato “Neutra mobilità”.
Con lo stesso racconto Eleonora aveva raggiunto, lo scorso anno, la semifinale del premio Campiello Giovani. In questa occasione, il premio, giunto alla sua seconda edizione, viene organizzato dalla Gianmarco Aulino Editore. In giuria: Mario Gaziano, Lorenzo Rosso e lo stesso Gianmarco Aulino.
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo nell’ambito della manifestazione Letterando in Fest, in corso di svolgimento presso il complesso monumentale della Badia Grande a Sciacca. Per Eleonora Fisco, oltre ad una targa ricordo, è prevista anche la pubblicazione del racconto.
Si è chiuso con la cerimonia di premiazione il Premio Letterario Nazionale “Ignazio Russo” 2013 organizzato dalla Casa Editrice Gianmarco Aulino Editore S.r.l..
La giuria è stata formata da tre componenti: il professor Mario Gaziano, lo scrittore e giornalista Lorenzo Rosso e lo stesso editore Gianmarco Aulino.
I premiati di questa edizione.
per la prima sezione in concorso:
Sezione A, poesia inedita in lingua italiana.
Il terzo posto è stato attribuito a Francesca Santangelo di Sciacca, con la poesia “Trischele”, con la motivazione: “Il mito inquadrato in chiave moderna in versi che dipingono con scarne pennellate la creatura simbolo di questa terra”.
Il secondo posto è stato attribuito a Giovanni Di Mauro di Mascalucia, con la poesia “Intimità”, con la motivazione: “Versi calmi per illustrare una travolgente passione che non può e non deve superare i limiti dell’amore fra due anime”.
Il primo posto è stato attribuito a Daniele Magro di Sciacca con la poesia “La speranza non può morire”, con la motivazione: “Terribile racconto di esperienza che i versi mitigano in una speranza che l’Autore trova come ultima spiaggia al dolore”.
Per la seconda sezione in concorso.
Sezione B, poesia inedita in dialetto siciliano “Targa Ignazio Russo”.
Il terzo posto è stato attribuito a Giuseppe Bellanca di San Cataldo, con la poesia “Carusu africanu”, con la motivazione: “Il sentire del popolo siciliano che accoglie sempre con speranza tutti i popoli che sbarcano sulle coste e con loro spera in una avvenire migliore”.
Il secondo posto è stato attribuito a Giuseppe Coco di Sciacca, con la poesia “Lu viddicu di me nanna”con la motivazione: “Ancora una prova nella tradizione della poesia di Ignazio Russo, con una favola a paragone fra tempi passati e attuali”.
Il primo posto è stato attribuito a Giuseppe Cardella di Ribera, con la poesia “Di sciavuru m’arricriu”, con la motivazione: “Forti odori di Sicilia e del suo popolo nei versi che portano piano piano verso l’apoteosi dell’olfatto”.
Per la terza sezione in concorso.
Sezione C, narrativa inedita.
Il terzo posto è stato attribuito a Nicola Rocca di Carvico (Bergamo), con il racconto “L’unica soluzione possibile”, con la motivazione: “Un racconto a sorpresa che porta la vicenda a risvolti inaspettati che, purtroppo, incorniciano anche i nostri tempi e le tragedie che si consumano in famiglia”.
Il secondo posto a Michele Barbera, di Menfi, con il racconto “Il giorno che non venne mai”, con la motivazione: “Spaccato di società siciliana che ancora affiora fra le pieghe moderne, scritto con sapienza e con un amaro finale che spiega la natura di questa terra e le sue contraddizioni”.
Il primo posto è stato attribuito a Eleonora Fisco di Sciacca con il racconto “Neutra mobilità”, con la motivazione: “Un racconto fresco nella scrittura e nel linguaggio, senza scendere a compromessi modernistici e allontanandosi dalla ispirazione isolana, per uno spaccato di vita giovane che non può fare a meno delle radici”.
Per la quarta sezione in concorso.
Sezione D, opera di satira inedita “Targa Ignazio Russo” la giuria, considerato lo scarso numero di opere partecipanti ha deciso di non attribuire premi ma di consegnare un attestato di partecipazione ai due autori che hanno coraggiosamente partecipato, Giuseppe Coco e Raimondo Moncada.