SVERSAMENTO LIQUAMI: TROVATO CEMENTO ARMATO ALL’INTERNO DI UNA CONDOTTA DI INGRESSO ALLA STAZIONE DI POMPAGGIO, MA ANCHE DETRITI LUNGO LA RETE DEL PORTO

Abbiamo intervistato l’assessore ai servizi a rete, Gaetano Cognata. Un collettore era semi occluso da materiale in cemento armato

Cominciano ad affiorare le cause che hanno creato i grossi problemi allo Stazzone a agli scarichi portuali. Come è noto nei giorni scorsi, con la denuncia dell’associazione Mare Amico e con il nostro reportage e articoli, è emersa la grave situazione ambientale verificatasi con lo sversamento dei liquami nel canalone del Cansalamone (che sfocia a mare) e negli scarichi situati all’interno dell’area portuale. Abbiamo intervistato l’assessore ai servizi a rete Gaetano Cognata.

Assessore, intanto, c’è una questione di controlli. Cosa si è inceppato nella filiera del monitoraggio?

“La gestione della rete fognaria, della stazione di pompaggio e del depuratore, è affidata alla Girgenti Acque. Vi è da sottolineare, anche, che la Torricelli-Conscoop (raggruppamento di imprese che ha realizzato l’opera) ha il compito contrattuale per tre anni di provvedere al normale e corretto funzionamento di tutto l’impianto. E’ evidente che in questa filiera di controllo vi è stata una sottovalutazione del problema”.

Ma il Comune non è anche preposto al controllo e all’efficienza della rete e dell’impianto?

“Si, tanto è vero che a maggio abbiamo convocato una riunione ed esiste un verbale della conferenza dei servizi”.

E cosa viene fuori?

“Il 13 maggio, in sede di conferenza dei servizi, dopo le problematiche nate nella gestione dei reflui nella zona antistante la stazione di sollevamento allo Stazzone, la Girgenti Acque ha riferito di aver effettuato dei rilievi e video ispezioni. In quella data la stessa società idrica ha stabilito di procedere ad altre ispezioni per prelevare del materiale “cementato” individuato nel tratto di collettore fognario dal pozzetto n. CS2-51 al pozzetto n. CS2-52 presenti nella zona di ingresso al sollevamento”.

Lei parla di materiale “cementato”. Di cosa si tratta?

“Dalle ispezioni effettuate dalla Girgenti Acque, in sinergia con i nostri uffici tecnici, sono stati recuperati dei materiali che occludono a metà il pozzetto di ingresso al sollevamento. Dalle foto effettuate si evince abbastanza chiaramente che lo stesso pozzetto per metà è occluso da cemento armato”.

Scusi, che ci fa del cemento armato all’interno di una tubazione?

“E’ quello che si sta accertando. Non è escluso che tale cemento armato risalga alla realizzazione dello “scatolare”, in sede di realizzazione da parte della ditta incaricata alla sistemazione del Cansalamone. In buona sostanza, una probabile interferenza nella fase di trivellazione dei pali in cemento armato con la esistente condotta fognaria ”.

Dunque, la conduttura che accoglie i liquami della Perriera per immetterli nella stazione di pompaggio sarebbe stata abbondantemente occlusa.

“Si, tale parziale ma importante occlusione produceva l’effetto dello sversamento di importante quantità di liquali nel canalone del Cansalamone che finivano in mare. Con una nota dell’Ufficio tecnico comunale si evidenzia che l’inconveniente riscontrato non è da imputare ad una cattiva esecuzione di posa della fognatura da parte dell’impresa esecutrice”.

Perché? Cosa lo dimostra?

“La collocazione delle condotte e dei pozzetti fognari non prevedeva l’utilizzo di calcestruzzi”.

Cosa avete fatto, intanto, come ente comunale? “Abbiamo scritto alla Girgenti Acque di approntare apposito progetto , con urgenza, da sottoporre all’Amministrazione comunale, di ripristino del collettore fognario oggetto di ostruzione. Noi abbiamo scritto alla Girgenti Acque ai primi di maggio, appunto per evidenziare il grosso problema verificatosi. La lettera è a firma mia e del sindaco Di Paola”.

Parliamo degli scarichi portuali. Perché continuano a sversare liquami nel porto?

“Abbiamo chiesto alla Girgenti Acque di verificare l’inconveniente. Gli addetti della società idrica si sono messi al lavoro e dalle prime ispezioni risulterebbero diverse ostruzioni nella condotta fognaria causata dai detriti delle corpose piogge dei mesi scorsi”.

Assessore, è auspicabile che fatti del genere non debbano più verificarsi?

“Assolutamente si”.

Intanto, dopo le nostre denunce, lo scorso 10 giugno si è messa in moto una imponente macchina di interventi della Girgenti Acque. Mezzi di ogni genere, spurgatori, operai a quantità. La situazione del collettore semi occluso è migliorata, ma non ancora rimosso totalmente il materiale di cemento armato. Rimangono tanti interrogativi, ancora, da chiarire. Soprattutto i tempi trascorsi che hanno consentito un gfrosso sversamente di liquami a mare. Il gestore della rete fognaria, della stazione di pompaggio, del depuratore, non si è accorto in tempo utile? Non si è accorto che la stazione di pompaggio non era a ritmo normale? Che le acque sversate nel Cansalamone erano di grossa portata? Come mai il gestore non pulisce le condotte e i pozzetti con cadenza costante e lascia che i liquani sversino nel porto e nel mare? Non si è reso conto che le acque “depurate” che scorrono nel torrente Foce di Mezzo era di minima portata? Cosa depurava il depuratore,allora?

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