RIVERSAMENTO LIQUAMI AL CANSALAMONE, FARE CHIAREZZA SU QUANTO ACCADUTO
Non può passare in silenzio ciò che è accaduto. L’Amministrazione spieghi nel dettaglio ed in modo esaustivo la dinamica dei fatti
Ieri Girgenti Acque, con notevole dispendio di uomini e mezzi, ha continuato a lavorare, fino all’una di notte alla foce del Cansalamone. I risultati si sono visti, questa mattina il misterioso tubo che scaricava quantità incredibili di acqua di fogna nel canalone del Cansalamone ha smesso di sversare, ed origliando alla porta dell’impianto di pompaggio si avvertiva il ronzio delle pompe.
Evidentemente non si trattava di uno scarico privato, come noi avevamo abbondantemente previsto, ma di un malfunzionamento del sistema di pompaggio al depuratore. E non doveva trattarsi di qualcosa di poco conto, considerato che nonostante lo spiegamento di uomini e mezzi, ci sono volute ben quindici ore ininterrotte di lavoro per sistemare il problema.
Tutto bene quindi? Ci dobbiamo congratulare con Girgenti Acque per l’impegno nella risoluzione del problema? Purtroppo le cose stanno in maniera ben diversa, e l’anima del problema sta proprio nella natura del servizio che dovrebbe (anche in questo caso il condizionale è d’obbligo) essere svolto dalla Società Girgenti Acque.
Il fatto è che la presenza dello scarico di fogna che questa notte è stato riparato era stato denunciato il due giugno dalla associazione Mare Amico, e che l’esistenza dello stesso era sicuramente preesistente a quella data, e non sappiamo se da giorni o da mesi. Il fatto è anche che chiunque abbia la gestione di una rete fognante e di un depuratore ha l’obbligo contrattuale, non solamente in sede di responsabilità civile, ma anche e soprattutto in sede di responsabilità penale, del controllo della funzionalità del sistema. Per carità, la possibilità di un guasto è sempre nella natura delle cose, ma l’intervento di riparazione deve comunque avvenire nel più breve tempo possibile dal momento in cui esso si è verificato.
Anche ammettendo che il guasto si sia verificato proprio il giorno della denuncia (cosa di cui non siamo affatto convinti), la riparazione è avvenuta sette giorni dopo il suo verificarsi e solamente dopo la denunzia di Mare Amico, l’interessamento della Procura della Repubblica ed il nostro reportage con tanto di foto. In ogni caso per almeno sette giorni i liquami provenienti dal centro abitato si sono sversati a mare comportando, ci si permetta un po’ di malignità, notevoli economie sui costi di pompaggio e depurazione da parte di Girgenti Acque ed a tutto svantaggio dell’ambiente e della collettività.
Come mai nessuno si era accorto che al depuratore arrivava una portata inferiore a quella normale (o addirittura non arrivava più nulla)? E se Mare Amico non avesse presentato denuncia? E se noi, operatori dell’informazione, non ci fossimo intrufolati in mezzo ai liquami, all’interno del canalone del Cansalamone? Per quanto tempo ancora quelle acque avrebbero continuato a versarsi a mare?
E’ indubbia, in ogni caso, a voler essere buoni, almeno una grave omissione negli obblighi contrattuali di esercizio e controllo da parte di Girgenti Acque. Ma non è ancora finita, perchè molti interrogativi sono ancora senza una risposta. Le fogne all’interno dell’area portuale, di cui abbiamo denunziato lo scarico nel nostro secondo servizio di ieri, oggi continuano a scaricare ingenti quantità di liquami all’interno dello specchio d’acqua del porto.
E dal canalone del Cansalamone continua a versarsi a mare una portata, benchè ridotta rispetto a ieri, comunque molto ingente di acqua di origine fecale. Unica novità è allo scarico di fogna all’interno del piccolo molo dello Stazzone. Stamattina una pala cingolata stava facendo un po’ di maquillage. Probabilmente il suo intervento ci priverà del laghetto di liquami con tanto di piante acquatiche, ma la fogna continuerà a sversarsi a mare per la gioia dei frequentatori dello Stazzone.
Abbiamo fiducia che le Autorità competenti tutte, e l’Amministrazione comunale in primis, facciano chiarezza sull’intera vicenda spiegando ai cittadini, che stanno pagando per un servizio che non sembra affatto reso, cosa sta accadendo e soprattutto cosa ci sia da aspettarsi nell’incombenza della stagione estiva e balneare.
Ci aspettiamo dall’assessore ai servizi a rete una spiegazione, alla città, di quanto è accaduto, ma soprattutto desideriamo sapere quali rimedi intenda adottare affinchè per il futuro il Comune sia attento e rigoroso controllore.
Di Giuseppe Di Giovanna e Filippo Cardinale
(Nella foto scattata stamane, addetti della Girgenti Acque in perlustrazione tra gli scarichi portuali)