EMERGENZA RETE FOGNARIA, PD E BIG BANG: “E’ GIUNTO IL MOMENTO DI ANDARE FINO IN FONDO. CHI SBAGLIA, PAGHI”

“Il reportage giornalistico pubblicato in data odierna dal “Corriere di Sciacca” in merito alle causa che determinano lo sversamento di liquami nel canalone del Cansalamone desta inquietudine e non può restare lettera morta”.

Il gruppo consiliare del Pd e di Big Bang prende posizione sulla vicenda. “Se le informazioni rese pubbliche fossero vere dovremmo parlare senza mezzi termini di una vera e propria tragedia ambientale, di cui qualcuno dovrà assumersi in pieno le responsabilità”, continua la nota.

“Se davvero si accertasse che il collettore sottostante il Cansalamone, che raccoglie tutte le acque reflue provenienti dalle fogne di tutta la Città, non pompa tali acque al depuratore perché la stazione di pompaggio non viene attivata ciò costituirebbe un fatto di una gravità inaudita, rispetto alla quale i gruppo del Partito Democratico e Big Bang, pretendono immediati chiarimenti”.

Per Pd e Big Bang “non è più tollerabile, alle soglie del 2015 e dopo aver consegnato un depuratore pienamente funzionante alla Girgenti Acque, che possano continuare ad accadere fatti simili, senza che nessuno prenda posizione. Vogliamo sapere che funzione ha e dove collega la tubazione, nei pressi della stazione di pompaggio, che continua quotidianamente a sversare liquami puzzolenti nel Cansalamone; vogliamo sapere perché dalla foce di mezzo non esce una sola goccia di acqua depurata, come invece dovrebbe regolarmente accadere, visto e considerato che abbiamo consegnato alla Girgenti Acque un depuratore pienamente funzionante; vogliamo sapere se è mai stato effettuato un accertamento da parte degli uffici competenti per verificare lo stato di cose; soprattutto vogliamo sapere se l’Amministrazione non ritenga opportuno attivare immediatamente un tavolo politico istituzionale di crisi per accertare lo stato dell’arte e contestualmente informare le autorità inquirenti della situazione, affinchè si accerti l’esistenza di ipotesi di reato”.

“Quesra volta pretendiamo chiarezza massima e ci aspettiamo la massima sollecitudine nell’attivare i dovuti accertamenti. La Città non può subire gli effetti devastanti di quella che, dalle notizie acquisite, ove fossero riscontrate da tutte le verifiche del caso, apparirebbe chiaramente come un’autentica tragedia ambientale”, conclude la nota.

 

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