GIUDICE ORDINA RIMOZIONE CABINA ENEL PALAZZO DI PIAZZA INVEGES

Con Ordinanza resa dal Giudice del Tribunale di Sciacca dottor Filippo Lo Presti, e depositata in data odierna, è stato ordinato ad Enel Distribuzione Spa di disattivare immediatamente la cabina elettrica di Palazzo Azzara in Sciacca, Piazza Inveges.

Come si ricorderà, lo scorso mese di ottobre, i condomini di Palazzo Azzara furono svegliati dai “boati” provenienti dall’elettrodotto posto al piano terra dello stabile, investiti dai fumi sprigionati da un incendio sviluppatosi all’interno della cabina e da un odore acre diffuso per tutto lo stabile.

I residenti, dovettero trovare rifugio sui balconi ed attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco che, dopo aver lavorato dalle 05.00 alle 07.00, riuscirono a domare le fiamme rendendo finalmente possibile l’evacuazione del palazzo. Quella stessa mattina, a causa dell’inalazione del fumo diffusosi con l’incendio, molti condomini dello stabile furono costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sciacca.

L’evento in questione, peraltro, non sarebbe stato un episodio isolato in quanto preceduto da altri due fatti simili, anche se meno gravi, ed in seguito ai quali venne inviata dall’Amministratore del Condominio una missiva di allerta e chiarimenti circa la sicurezza della cabina elettrica trasmessa all’Enel in data 9 febbraio 2001 – lettera mai riscontrata dalla società. Sulla scorta di tali elementi, il Condominio ed il Signor Aurelio Pellegrino, proprietario di un appartamento e di un locale commerciale nello stabile, chiesero la rimozione della cabina elettrica.

Oggi il deposito dell’Ordinanza che ha accolto il ricorso. Secondo il Giudice “non può esservi dubbio che l’incendio della cabina elettrica sia stato gravemente minaccioso per la salute e che ciò valga di per sé, in base ad una valutazione prognostica, a ritenere fondato il periculum in mora rispetto alla pretesa di rimozione della cabina da parte del ricorrente.

Il dato ancor più determinante, al fine dell’accoglimento del ricorso è l’attuale persistenza di un concreto rischio di nuovi incendi.

Mazzotta e il collega Carmelo Brunetto, che hanno assistito i ricorrenti, esprimono una naturale soddisfazione per l’esito del giudizio che potrà ridare serenità alle famiglie del Palazzo Azzara alcune delle quali hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni soltanto da poche settimane appena ultimate le operazioni di bonifica degli appartamenti.

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