REGIONE, STIPENDIO BLOCCATI PER 50 MILA LAVORATORI

Un esercito di 50 mila persone. 28.052 impiegati negli enti pubblici regionali e 24.900 forestali, più altri 1.000 precari, senza avere la garanzia di ricevere lo stipendio, che nella maggioranza dei casi non arriva da dicembre. Categorie di lavoratori certi del posto ma non della busta paga. La fetta più grossa di questi lavoratori è impiegata con contratti a tempo determinato nei Comuni, circa 18.500 che costano ogni anno 300 milioni di euro.

Lo stop alla finanziaria bis aggrava la situazione già critica: il budget non basta per tutti. La commissione Bilancio dell’Ars è pronta a esaminare la manovra correttiva da 132 milioni, basterà? Il domani comunque è tutto un’incognita. Preoccupati i sindacati: «La situazione in Sicilia è drammatica e siamo fortemente preoccupati per la grave crisi economica, sociale e amministrativa in cui la Sicilia è sprofondata. E per il futuro dei trentamila lavoratori che dipendono dal bilancio regionale, da mesi senza stipendio. La politica è indifferente ai bisogni dei cittadini, per questo diciamo basta a giochi di potere che rendono questi lavoratori dei veri e propri ostaggi». Lo dicono Michele Pagliaro segretario Cgil Sicilia, Maurizio Bernava, segretario Cisl Sicilia e Claudio Barone, segretario Uil Sicilia. I leader delle tre organizzazioni sindacali affronteranno le emergenze che attanagliano la Sicilia: dai forestali ai lavoratori della formazione professionale, tutti in attesa di risposte e senza soldi. «E arrivato il momento di dire basta. Proclamiamo lo stato d’agitazione e, in assenza di risposte da parte del Governo Crocetta, annunceremo la mobilitazione generale», dicono.

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