AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO PREMIATA LA SCRITTRICE SACCENSE GIUSEPPINA CORRIAS

Una cittadina saccense, insegnante di Letteratura e Storia, la scrittrice di origine sarda Giuseppina Corrias, ha avuto conferito un prestigioso riconoscimento al Salone Internazionale del Libro di Torino, uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’editoria nazionale.

Il racconto della Corrias dal titolo Amèn Inshallah Shalom ha vinto il premio sezione speciale Donne Italiane del IX Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre, progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, rivolto a donne straniere residenti in Italia e a scrittrici italiane per valorizzare la cultura, l’identità, le radici di altri mondi.

La cerimonia si è svolta ieri al Lingotto Fiere di Torino, dove si svolge il Salone del Libro, nell’Arena Piemonte. Ad accompagnare Giuseppina Corrias sul palco è stato chiamato il sindaco della città di Sciacca, la città di provenienza dell’autrice, Fabrizio Di Paola, quale “testimone dell’accoglienza delle città italiane e a sostegno del messaggio di condivisione e relazione che il concorso porta avanti da dieci anni”.

Il sindaco Fabrizio Di Paola, nel dirsi fiero del premio a una cittadina saccense, nel suo intervento di saluto ha parlato dell’attualità del tema trattato nel racconto di Giuseppina Corrias: il dramma – che spesse volte, come ieri al largo di Lampedusa, si trasforma in tragedia – dell’emigrazione di popoli in fuga da paesi in guerra o in miseria.

Il racconto Amèn Inshallah Shalom di Giuseppina Corrias è stato premiato con la seguente motivazione: “Per la scrittura agile e poetica. Per il tema della sicilianità che si intreccia e convive con il dramma delle donne e degli uomini che dalle terre martoriate dell’Africa sbarcano nell’isola. Un racconto pieno di intelligenza e passione. Un’accorata, forte e sentita meditazione sulla morte dei naufraghi di Lampedusa, in particolare delle naufraghe, vittime del mare e della speranza. Una riflessione anche sul luogo e i modi della sepoltura, nella mescolanza di parole straniere e dialettali, che tocca il cuore e fa pensare. A metà tra il saggio e il racconto, la prima parte crea lo sfondo, dando voce ai luoghi e ai fatti. Poi subentra la poesia. La scrittura è sontuosa, interroga e dipinge con grande rigore e precisione, restituendo il ritmo e i suoni della Sicilia. La storia bellissima della condivisione dello spazio della sepoltura ha un sapore mitico e nella chiusa si rivela, anticipato dal titolo, il senso ultraterreno della migrazione cui tutti sono destinati. Un invito, struggente, a non dimenticare chi ci ha precedute e chi viene da lontano”.

Il racconto della Currias, assieme ad altri racconti del concorso, sarà pubblicato in un libro. Il sindaco Fabrizio Di Paola nella giornata di chiusura del Salone del Libro di Torino ha fatto visita allo stand della casa editrice saccense “Aulino”, nel padiglione della Regione Siciliana.

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