VIADOTTO CARABOLLACE, SI CONSEGNANO I LAVORI. OGGI LA SOTTOSCRIZIONE DEL VERBALE

Il 30 maggio dello scorso anno precipitava dal viadotto Alessio Spialeri decedendo sul colpo. Drastica, ma efficace, iniziativa della Procura della Repubblica

Sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori e installazione del cantiere. Oggi i lavori di ristrutturazione del viadotto Carabollace prendono corpo dopo quasi un anno dalla chiusura e poi limitazione del traffico ad una sola corsia centrale e a senso alternato.

La Gazzetta Ufficiale aveva a metà aprile pubblicato l’esito della gara per i lavori di riqualificazione del viadotto “Carabollace”, al km 124 della strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula”, nel territorio comunale di Sciacca. È risultata aggiudicataria l’impresa Infrastrutture e Consolidamenti srl di Cancello ed Arnone (CE), che avrà 240 giorni, dalla data del verbale di consegna, per portare a termine i lavori.

I lavori, per un investimento di quasi un milione e 300 mila euro, prevedono la sostituzione delle barriere, il rifacimento dei cordoli, dei giunti di dilatazione, e del manto stradale.

Appalto e consegna dei lavori hanno richiesto un periodo di tempo piuttosto lungo a causa di normative in materia di appalti pubblici. Tempi lunghi che non si sono ulteriormente protratti perchè fortunatamente non vi sono stati ricorsi dalle ditte.

Quasi un anno fa, era esattamente il 30 maggio, erse la vita Alessio Spitaleri, 30 anni, di Burgio, precipitando con la sua auto, dal viadotto. Fu il secondo incidente mortale a distanza di bereve tempo a verificarsi sul viadotto. Prima era deceduta, sempre precipitando dal viadotto, la riberese Maria Presti.

La Procura della Repubblica di Sciacca, dopo l’incidente dello scorso anno, assunse una decisione radicale: dapprima sequestrò il  viadotto e il traffico fu dirottato sulla vecchia SS115. Poi costrinse l’Anas a creare una corsia centrale delimitata da recinzione, da percorrere a senso alternato ad una velocitàò non superiore ai 30 km/h. Il sequestro fu motivato er non consentire il reiterarsi del reato di omicidio colposo. In sostanza, una motivazione che se da una lato poneva un freno al reiterarsi del reato, dall’altro, e in mmisura predominante, tutelava il ripetersi di incidenti che culminavano con il precipitare dell’auto dal viadotto.

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i funzionari e dirigenti dell’Anas che erano finiti sotto inchiesta dopo l’incidente stradale dello scorso 30 maggio. Si tratta di Salvatore Giuseppe Tonti, 49 anni, di Reggio Calabria, direttore regionale dell’Anas (insediatosi il 2 fenbbraio 2013), Ugo Dibennardo, 45 anni, di Catania, suo predecessore, Giuseppe Salvia, 40 anni, di Alcamo, capo del centro manutenzione Anas di Trapani fino all’aprile del 2012, e Giuseppe Contino, 52 anni, di Palermo, suo successore. Ai quattro viene contestato il reato di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento.

I lavori devono essere completati entro 240 giorni, qualcosa di più di 7 mesi. Un anno di disagi alla circolazione. Ma adesso si cambia musica e l’alto viadotto avrà finalmente le adeguate barriere protettive.

Non si risolve qui la questione della sicurezza della SS115. Rimane ancora privo di adeguate barriere il lunghissimo e alto viadotto tra Sciacca e Montevago. Un serpentone che suscita brivido percorendolo e che è ancora dotato di barriere di vecchia concezione.

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