OGGI POMERIGGIO RIUNIONE DI MAGGIORANZA. AUTOREFENZIARSI SAREBBE UN ERRORE

Editoriale di Filippo Cardinale

Prima riunione di maggioranza dopo l’uscita del gruppo di Big Bang dalla maggioranza. La convocazione è giunta con poche ore di anticipo e non contiene esplicitamente l’oggetto della discussione. Non si parlerà, oggi pomeriggio, certamente delle mutate condizioni climatiche che hanno visto il ritorno ad un clima autunnale. 

Si parlerà della situazione attuale politica. La maggioranza è scesa a 16, ma è un numero fittizio considerato altri consiglieri che sono piuttosto critici a soluzioni che possano far immaginare il coinvolgimento in maggioranza dell’Mpa. Per il sindaco Fabrizio Di Paola, la matematica rischia di diventare una palude.

Ma il vero rischio della maggioranza, del sindaco, è quella di autorefenziarsi. Sottovalutare quello che è successo e imputare le colpe solo al gruppo di Big Bang (o ex Cantiere Popolare) sarebbe un errore capace di generarne altri. La vicenda, a nostro avviso, è scappata dal controllo. Non era così irrimediabile. E’ stato svolto un ragionamento molto affrettato e soprattutto la maggioranza ha visto il gruppo di Big Bang come un avversario, mentre a Roma lo stesso centrodestra va a braccetto con il Pd.

Autorefenziarsi significa non percepire un a realtà difficile che avvolge la maggioranza. Una maggioranza che sembra orientata più a scelte elettoriali, prossime e future, che al soddisfacimento delle emeregenze e necessità della comunità saccense.

Autoreferenziarsi significa anche l’assegnazione di voti oltre la sufficienza che alcuni assessori vogliono segnarsi sulla pagella personale. La realtà è che la giunta Di Paola ha bisogno di una forte propulsione per il raggiungimento degli obiettivi presentati all’elettorato. Ci sono assessori che vanno sostituiti per inerzia manifesta.

La maggioranza rischia, nel triste rito dell’autoreferenza, di percorrere il solco dell’ordinaria amministrazione. La frase che va di moda è quella di Moretti, “dite qualcosa di sinistra”. Nel nostro caso, essendo una giunta di centrodestra, tale frase non è aderente. Ma un’altra si: Faccia l’Amministrazione qualche cosa che lasci il segno di una concreta svolta e che, soprattutto, dipinga lo sviluppo di Sciacca nei prossimi decenni. Altrimenti, non c’è un discrimine tra l’oggi e ieri.

Alcune battute di consiglieri comunali  a commento dell’uscita dalla maggioranza di Big Bang dimostrano come ancora prevalga l’istinto e non la ragione. Molti devono ancora crescere, di età e di pensiero. Cosa, per alcuni, non di facile compito. Il divorzio è sempre una sconfitta che va suddivisa in due.

Qualcuno pensa di emulare Ignazio Messina che andò avanti non avendo maggioranza in aula. Questo è un esempio deleterio perchè se è vero che si può andare avanti senza maggioranza, è pure vero che tale strada è quella del bivacco. Non ricordiamo l’amministrazione Messina come foriera di svolte programmatiche importanti per la città, al di là di qualche marciapiedi ruiparato con i cantieri scuola.

Se Di Paola vuole lasciare il segno, non guardi lo specchietto retrovisore, guardi avanti.

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