NOTA CISL DOPO INCIDENTE OPERAIO LSU
Non possiamo rimanere indifferenti davanti a quanto successo al lavoratore del Comune di Sciacca e in attesa che vengano chiarite le dinamiche dell’incidente non possiamo non ribadire, ancora una volta, che anche le richieste e le pressioni sindacali sui temi della sicurezza sul luogo di lavoro permangono parole inascoltate.
Sono diversi gli Enti ai quali chiediamo, su espressa segnalazione dei lavoratori di provvedere agli obblighi e alle responsabilità imposte dalla legge al datore di lavoro e ai dirigenti.
L’incalzare delle nostre sollecitazioni per far si che le amministrazioni forniscano ai lavoratori i necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale, allo scopod di proteggerlo contro uno o più rischi che possano minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, rimangono richiesta subordinata all’impossibilità di far fronte economicamente alle spese da sostenere.
Tutti i Comuni siciliani sono giornalmente in pericolo di divenire strutturalmente deficitari se non addirittura dissestati ma se c’è una legge ad imporre l’adozione di strumenti adeguati che obbliga addirittura ad effettuare seri controlli sui luoghi di lavoro, affinchè tutti gli operai indossino l’idonea attrezzatura, certo un motivo ci sarà. La sicurezza non può essere subordinata a criteri di fattibilità economica: la tutela dell’integrità fisica del lavoratore non tollera alcun condizionamento economico.
Riteniamo che debba essere individuata una priorità di spesa nella pubblica amministrazione attraverso la redazione di un documento di pubblico dominio, consultabile ed appellabile, che dia la possibilità di individuare le precedenze, gli obblighi e le urgenze di spesa. Non sarà certamente difficile per ciascuno di noi lavoratori, ovunque prestiamo la nostra opera, nel pubblico o nel privato, individuare nella tutela della propria salute e della propria vita, la priorità massima.
Non possiamo rimanere indifferenti davanti a quanto successo al lavoratore del Comune di Sciacca e in attesa che vengano chiarite le dinamiche dell’incidente non possiamo non ribadire, ancora una volta, che anche le richieste e le pressioni sindacali sui temi della sicurezza sul luogo di lavoro permangono parole inascoltate.
Sono diversi gli Enti ai quali chiediamo, su espressa segnalazione dei lavoratori di provvedere agli obblighi e alle responsabilità imposte dalla legge al datore di lavoro e ai dirigenti.
L’incalzare delle nostre sollecitazioni per far si che le amministrazioni forniscano ai lavoratori i necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale, allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi che possano minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, rimangono richiesta subordinata all’impossibilità di far fronte economicamente alle spese da sostenere.
Tutti i Comuni siciliani sono giornalmente in pericolo di divenire strutturalmente deficitari se non addirittura dissestati ma se c’è una legge ad imporre l’adozione di strumenti adeguati che obbliga addirittura ad effettuare seri controlli sui luoghi di lavoro, affinchè tutti gli operai indossino l’idonea attrezzatura, certo un motivo ci sarà. La sicurezza non può essere subordinata a criteri di fattibilità economica: la tutela dell’integrità fisica del lavoratore non tollera alcun condizionamento economico.
Riteniamo che debba essere individuata una priorità di spesa nella pubblica amministrazione attraverso la redazione di un documento di pubblico dominio, consultabile ed appellabile, che dia la possibilità di individuare le precedenze, gli obblighi e le urgenze di spesa. Non sarà certamente difficile per ciascuno di noi lavoratori, ovunque prestiamo la nostra opera, nel pubblico o nel privato, individuare nella tutela della propria salute e della propria vita, la priorità massima.