IL MONTANTE DI CROCETTA A SAVERIO ROMANO. “E’ ARTEFICE DELLO SFACIO IN SICILIA”
Durissimo attacco del Presidente della Regione, Rosario Crocetta all’ex ministro Saverio Romano. “L’improvvisa apparizione- dichiara Crocetta- nel dibattito politico siciliano dell’On. Saverio Romano che, diciamolo pure, per un po’ se ne era stato in silenzio in attesa di tempi migliori, sinceramente non me l’aspettavo. Non mi aspettavo, in pratica, che una delle persone responsabili politicamente dello sfascio della Sicilia, potesse avere persino il coraggio di parlare di finanza pubblica, quando con l’azione propria personale e quella della propria sodale compagnia, hanno sciupato in questi anni i fondi pubblici nelle opere incompiute, nei contributi a pioggia, nei finanziamenti di opere e attività che non servivano a nulla, assunto decine di migliaia di persone come dipendenti regionali e precari”.
La questione nasce dopo che Romano aveva dichiarato che bisogna commisariare la Sicilia perché il Commissario dello Stato ha tagliato alcune spese.
Per Crocetta, “alcuni rappresentanti politici non si sono ancora rassegnati alla sonora sconfitta politica che hanno subito attraverso il voto, e tentano, così, di liberarsi di uno scomodo presidente e di un governo che stanno portando avanti una battaglia senza precedenti per il risanamento del bilancio, per la moralizzazione della vita pubblica, contro sprechi e mafie”.
Il Presidente della Regione precisa che “non è vero che la Sicilia non ha un bilancio poiché il bilancio della Regione è regolarmente approvato, quindi non esistono i presupposti giuridici per richiedere il commissariamento. Sono stati bocciati alcuni articoli della finanziaria, ma spero che Romano conosca la differenza tra bilancio e finanziaria e quindi, a meno di essere disinformato, mente sapendo di mentire”.
Poi Crocetta continua: “Il governo, in due finanziarie ha coperto non solo i buchi di bilancio dei governi precedenti per un miliardo di euro, ma ha risparmiato 2 miliardi di euro. Il bilancio consuntivo del 2013 è in attivo e con avanzo di amministrazione, cosa che non accadeva da moltissimi anni; nel 2013 sono stati superati gli obiettivi di spesa fissati dalla Commissione europea e dal Governo nazionale, abbiamo avviato processi epocali di riforme come quelle legate alla abolizione delle Province e l’introduzione delle città metropolitane, abbiamo denunciato sprechi e malaffare, e il sistema di potere creato proprio nel tempo in cui governavano Romano e compagni, che non ha precedenti”.
“Capisco bene- conclude Crocetta- che stare lontani dal potere fa arrabbiare, ma l’On Romano e coloro che la pensano come lui, si rassegnino. I cittadini siciliani hanno votato e hanno scelto il cambiamento. Indietro non si torna”.