PD: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RENDA PUBBLICHE LE SPESE DEL CARNEVALE
Il segretario Vecchio prende spunto da lavori area parcheggio gestita dalla Cge, alla Perriera, pagati dal Comune, ed avanza ipotesi danno erariale
“Sarebbe bene che l’amministrazione comunale rendesse pubbliche tutte le spese sostenute a carnevale”. Lo afferma oggi Gianfranco Vecchio, segretario cittadino del Partito Democratico di Sciacca, che con i suoi consiglieri comunali, da oggi porrà in essere tutti gli atti di controllo politico.
“Sarebbe oltremodo grave se dovessero riscontrarsi altre spese come quella contenuta nella determinazione dirigenziale n. 68 del 21/02/2014 del responsabile del settore patrimonio – dice Vecchio – indotto dall’amministrazione in carica, il dirigente ha disposto la spesa di euro 5.978,00 per l’acquisizione di mc 200 di stabilizzato e relativo spandimento e compattazione dello stesso per la manutenzione del parcheggio della Perriera, gestito dalla Costruzioni Generali Esserre s.r.l.”
“Il comune di Sciacca – aggiunge – ha speso circa seimila euro perché altri, privati, ne introitassero i ricavi. Potrebbe azzardarsi il c.d. danno erariale? E poiché lo stesso dirigente probabilmente riconosce l’inopportunità (?)della spesa, nel corpo della determinazione scrive che si “…riserva di chiedere l’ulteriore impinguamento delle somme di capitolo, stante la situazione di degrado degli immobili comunali, che necessitano di interventi urgenti, considerata la sottrazione delle somme finalizzate a tale provvedimento”.
Non plus ultra – conclude Vecchio – è la giustificazione di essa, necessitata dal “….mantenimento dell’ordine pubblico” (sic). Manutenere un parcheggio in favore di una società privata è motivo di ordine pubblico. Come suol dirsi dalle nostre parti, si è fatto carne di porco delle regole. Del resto, se così non fosse stato, la determinazione di spesa non avrebbe potuto qualificare di massima urgenza i lavori da eseguire. Crediamo proprio che L’Amministrazione comunale al più presto debba fare chiarezza su tutte le spese carnascialesche fatte”.