IL PIANO PAESAGGISTICO RENDE INEDIFICABILI TANTE ZONE DEL TERRITORIO SACCENSE. SAN MARCO, MA ANCHE TERRENI DELL’EX SITAS E MONTE ROTONDO. BLOCCO AGLI INVESTIMENTI TURISTICI
Il Piano Paesaggistico, entrato in vigore già con la pubblicazione all’Albo Pretorio di Sciacca avvenuta lo scorso 3 febbraio, pone prescrizioni e i vincoli. E la Soprintendenza, nella lettera del 147 gennaio scorso (prot 366) è perentoria: “A far data dalla pubblicazione del suddetto Piano Paesaggistico non sono consentiti, sugli immobili e sulle aree di cui all’art. 124 del emdesimo decreto legislatico, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela previste del Piano stesso”.
Il Piano Paesaggistico pone diversi vincoli ed è gerarchicamente superiore rispetto allo strumento urbanistico del Piano Regolatore Generale.Diverse aree note che ricadono sul nostro territorio sono state classificate dal Piano Paesaggistico come zone detsinate a verde, dunque inedificabili. San Marco, i terreni dell’ex Sitas, la zona di Monte Rotondo.
Addirittura, per San Marco, vi è il rischio che piani di lottizzazione già approvati corrano il rischio di essere stoppati per le prescrizioni contentute nel Piano Paesaggistico redatto dalla Sprintendenza di Agrigento.
Ma c’è di più. Una vasta striscia del centro storico sembra essere stata “oscurata” dal Piano Paesaggistico. Forse dimenticata per un errore, ma questa striscia non risulta normata.
Il Piano Paesaggistico, dunque, ameno secondo le prime considerazioni, porrebbe serie ostacoli e ristrettezze alle aree esto e ovest di Sciacca che potrebbero far gola a investimenti per insediamenti turistici. Basta pensare l’area ex Sitas, o quella di Monte Rotondo.
C’è parecchia confusione tra i tecnici, ingegneri, architetti. Sarebbe meglio fare subito chiarezza, e soprattutto rendere pubblico l’effetto del Piano Paesaggistico già in vigore.
Di fatto, il Piano Paesaggistico compromette l’unica valvola di sfogo dello sviluppo della città, quella turistico. Niente aree che possano attrarre l’interesse degli investitori.