BANCA CORDONE OMBELICALE, RETROMARCIA DI DIGIACOMO: “NESSUNO LA TOCCHI, E’ UNA GRANDE RISORSA”
Qualche mese fa Pippo Digiacomo aveva dichiarato: “chiedere scusa alle 20 mila mamme che avevano donato la propria sacca di sangue cordonale alla banca di Sciacca”
Retromarcia del parlamentare regionale Pipo Digiacomo. Adesso la Banca del cordone ombelicale è una risorsa. Eppure, qualche mese fa il parlamentare tuonava contro la Banca del cordone ombelicale. Digiacomo è presidente della Commissione sanità dell’Ars, e aveva dichiarato, in sede di audizione in Commissione, che “sarebbe stato necessario chiedere scusa alle 20 mila mamme che avevano donato la propria sacca di sangue cordonale alla banca di Sciacca”.
Dopo pochi mesi, Pippo Digiacomo dichiara a Sciacca: “La banca del cordone è una grande risorsa per voi di Sciacca, per la Sicilia e per l’Italia tutta, dobbiamo difenderla”.
Un passo avanti interessante, quello di Digiacomo, che induce tutti ad avere grande fiducia nel futuro e in un rilancio certo della struttura. Conferme in tal senso sono venute anche dall’assessore alla salute della Regione siciliana Lucia Borsellino, la quale ha poi garantito attenzione in egual misura per tutti i presidi ospedalieri della provincia di Agrigento, dicendo di no ad una impostazione “agrigentocentrica” dell’Asp.
Il sindaco Di Paola ha invocato attenzione per la struttura ospedaliera di Sciacca, a partire dal superamento di alcune criticità che preoccupano la comunità saccense: dall’emergenza anestesisti ai livelli minimi di assistenza che sovente non vengono garantiti. Ad attendere l’assessore Borsellino e la commissione sanità una ventina tra ausiliari e tecnici di laboratorio a cui è scaduto il contratto a tempo determinato e che hanno chiesto l’accelerazione delle procedure burocratiche per il relativo rinnovo.