VERTENZA FAUCI: GRUPPO CONSILIARE PD VICINO AL LAVORATORI
Vertenza lavoratori Fauci. Domani ultimo tentativo di evitare i licenziamenti con un incontro presso l’ufficio regionale del lavoro, un atto dovuto che serve a tentare di trovare un punto d’incontro tra azienda e lavoratori.
Oggi c’è una nota dei consiglieri comunali del Partito Democratico, che giustificano in un certo senso il tardivo intervento della politico su una problematica di carattere sociale e si schierano al fianco dei lavoratori.
“Viviamo con profonda angoscia e con sentimento di indescrivibile rabbia la gravissima condizione dei lavoratori del Gruppo Fauci, i quali stanno vivendo da mesi un autentico incubo, che mortifica in modo insopportabile, non soltanto il sacrosanto diritto al lavoro, sancito costituzionalmente, ma anche l’altrettanto inalienabile diritto di un lavoratore, allorquando viene licenziato, di avere accesso a tutti gli ammortizzatori sociali che la legge prevede e che nessuno può avere la pretesa di inibire a chi, avendo perduto la propria occupazione, non può e non deve perdere, insieme al lavoro, anche la propria dignità di uomo e padre di famiglia!
Questo documento potrà apparire forse tardivo; probabilmente (anzi, certamente) avremmo dovuto far sentire la nostra voce tempo fa, quando non si era ancora in una tale condizione di emergenza; tuttavia oggi assumiamo una posizione chiara e netta, schierandoci a sostegno di quanti si battono per difendere il proprio posto di lavoro.
Non può passare sotto silenzio, ed in tal senso auspichiamo una reazione della cittadinanza intera, che più di 70 lavoratori, per lo più avanti negli anni (e che difficilmente troveranno altra occupazione), dopo una vita di onorato lavoro e con un patrimonio di indiscussa professionalità acquisita in tanti anni, possano essere messi in mezzo alla strada, come se fosse la cosa più naturale del mondo, per di più nel bel mezzo della più grande e devastante crisi internazionale che si sia vista dal dopoguerra in poi, pensando per di più che nessuno reagisse o si indignasse. Dinanzi ad una situazione così grave nessuno può sentirsi esentato dal prendere posizione e nessuno può voltarsi dall’altra parte. Certo, ci rendiamo conto che stiamo parlando di un’azienda privata e che le facoltà ed i margini di manovra a disposizione della classe dirigente siano limitate. Ciò nondimeno la evidente gravità sociale della crisi che tali scelte determinerebbero impongono una netta e decisa reazione I lavoratori non possono essere lasciati soli a combattere una battaglia che non esitiamo a definire di civiltà; i sindacati, con i quali tuttavia auspichiamo un clima di maggiore e collaborazione e di reciproco coinvolgimento, devono essere supportati con ogni mezzo ed ogni pubblica manifestazione di dissenso e di pressione sociale possibile che la legge assegna alle forze democratiche.
Insomma, non si può restare in silenzio. In tal senso ribadiamo la nostra disponibilità a collocarci, senza se e senza ma, dalla parte dei lavoratori, che hanno il sacrosanto diritto di essere salvaguardati nei loro diritti e nella loro dignità ed essere fisicamente presenti a qualunque iniziativa essi decideranno promuovere, sollecitando se necessario i nostri Parlamentari di riferimento, a dimostrazione che il PD ha scelto da che parte schierarsi”