TRUFFA INPS DA 300 MILA EURO, SENTENZA PER GLI “IDEATORI”: 3 CONDANNE, 1 PRESCRIZIONE, 8 ASSOLUZIONI
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha coinvolto oltre 400 persone. La maggior parte ha patteggiato.
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Cinzia Alcamo, ha condannato per truffa e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici Isidoro Gucciardi (1945) impiegato Inps, Vincenzo Leonardi (Partanna 1962) e Francesco Maggio (Sciacca 1980) in concorso, rispettivamente a 3 anni e 6 mesi di reclusione, 1 anno e 6 mesi di reclusione, 1 anno e 4 mesi. Per Leonardi e Maggio la pena è sospesa.
Il giudice Alcamo ha qualificato diversamente il capo di imputazione che inizialmente era di truffa aggravata. Inoltre, per Gucciardi, il giudice ha disposto l’interdizione dai pubblci uffici per la durata di cinque anni.
Il giudice Alcamo ha condannato i tre al risarcimento del danno procurato all’Inps, parte civile, da liquidarsi in separata sede, ma assegnando una provvisionale immediatamente esecutiva di 25.000 euro per Guccuardi, di 8.000 euro ciascuno per Leonardi e Maggio, oltre al rimborso di 2.700 euro alla parte civile per le spese processuali.
Non doversi procedere , invece, per Rosalba Eletto (Sciacca 1977) e Giuseppina Tumminello (Palermo 1973), accusati di truffa, perchè il reato è estinto per prescrizione.
Assoluzione per Salvatore Calandra (Santa Margherita Belice), Gaspare Caleca (Santa Margherita Belice 1949), Salvatore De Maria (Siculiana 1967), Gaspare Di Santo (Santa Margherita Belice 1966), Giuseppe Dolcemascolo (Santa Margherita Belice 1967), Rosalba Eletto (SCiacca 1977), Grazia Morosini (Montevago 1963), Giacomo Santannera (Sciacca 1977), Giuseppina Tumminello (Palermo 1973).
Questi i difensori:
Gucciardi Isidoro: Avv. Giuseppe Di Giovanna
Calandra Salvatore: Avv. Antonino Augello
Caleca Gaspare: Avv. Salvatore Barbera;
De Maria Salvatore: Avv. Antonino Augello
Di Santo Gaspare : Avv. Filippo Lo lacono;
Dolcemascolo Giuseppe : Avv. Filippo Lo lacono;
Eletto Rosalba: Avv. Fabrizio Di Paola;
Leonardi Vincenzo: Avv. Giacomo Frazzitta;
Morosini Grazia: Avv. Giacomo Frazzitta;
Maggio Francesco : Avv. Accursio Gagliano
Santannera Giacomo : Avv. Maurizio Gaudio
Tumminello Giuseppina: Avv. Gaetano Vivona
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca, fu condotta dalla Guardia di Finanza. Oltre 400 le persone coinvolti. Centinaia e centinaia di processi conclusisi con il patteggiamento.
I 12 imputati, ritenuti dagli investigatori il nucleo centrale dell’organizzazione della truffa, hanno scelto il rito ordinario.
I fatti contestati sono accaduti a Sciacca tra il marzo del 2000 e il marzo del 2006 a danno dell’Inps.
Questi i fatti contestati dalla pubblica accusa: avrebbero, in concorso tra loro e con altre persone, provveduto a individuare e a mantenere i contatti con una serie di persone a nome dei quali richiedevano l’indennità di disoccupazione in carenza dei presupposti di legge, nonché a richiedere a proprio nome e a riscuotere indebitamente indennità di disoccupazione non dovute.
Di formare, presentare, istruire e liquidare numerose domande indennità di disoccupazione con requisiti relative a persone prive dei requisiti per l’ottenimento dei sussidi in parola, per avere indicato nella domanda un rapporto di lavoro subordinato fittizio, ovvero per avere prestato attività lavorativa per un numero di giornate inferiore rispetto a quelle previste, oppure per non aver maturato l’anzianità contributiva e/o assicurativa prevista.
Di omettere, in sede di istruttoria delle domande, i previsti controlli formali e sostanziali sulle domande di indennità di disoccupazione con requisiti ridotti.
Di creare documenti – apparentemente provenienti da patronati provinciali contenenti l’indicazione di soggetti in possesso dei requisiti per l’ottenimento di indennità di disoccupazione con requisiti ridotti – materialmente ed ideologicamente falsi, mediante la manipolazione di documenti originali effettivamente esistenti e precedentemente inviati all’INPS di Sciacca da alcuni patronati provinciali.
Di formare ex novo documenti falsamente provenienti da patronati provinciali contenenti l’indicazione di soggetti in possesso dei requisiti per l’ottenimento di indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, mediante l’apposizione di numeri di protocollo relativi a documenti differenti ed effettivamente esistenti.
Di indurre in errore l’INPS in ordine al possesso dei requisiti per l’ottenimento del beneficio, procurando a sé ed ai singoli beneficiari delle indennità un ingiusto profitto, pari alle somme relative alle indennità indebitamente erogate, che venivano successivamente ripartite tra loro in varia misura, cagionando all’Ente un danno complessivo di euro 299.994,69, pari alla somma delle indennità erogate.
Inoltre, secondo la pubblica accusa, in concorso tra loro e nelle rispettive attestavano falsamente, nella “domanda di prestazione di disoccupazione” e nella “dichiarazione del richiedente per la corresponsione dell’indennità di disoccupazione con i requisiti ridotti”, il possesso in capo ai richiedenti dei requisiti previsti per accedere alle indennità richieste, ed in particolare la sussistenza e la successiva cessazione di rapporto di lavoro con diversi datori di lavoro ovvero indicavano un numero di giornate lavorative maggiore di quelle effettivamente prestate.
Pubblico ministero nel processo è stato Giuseppe Marrone.