SCIACCA, ARTICOLO 4 SI ORGANIZZA NEL TERRITORIO. ACQUA PUBBLICA E NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO DI EMERGENZA DI MENFI
Il movimento politico Articolo 4 si organizza sul territorio e affronta i primi temi. No alla soppressione del Punto territoriale di emergenza sanitaria a Menfi e ritorno all’acqua pubblica per calmierare i costi che i cittadini devono sopportare per ottenere il servizio idrico da Girgenti Acque.
Sono i primi due temi affrontati dal coordinamento di Articolo 4 nel collegio elettorale di Sciacca del quale fanno parte i comuni di Sciacca, Alessandria Della Rocca, Burgio , Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Lucca, Montevago, Ribera, Sambuca, Santa Margherita Belice, Santo Stefano di Quisquina e Villafranca.
A coordinare le attività nel collegio è stato chiamato Mirco Cinà, vice sindaco di Bivona, nominato dal coordinatore provincia di Agrigento del Movimento, il deputato regionale Totò Cascio.
Il coordinamento si è costituito nel fine settimana nel corso di un incontro al quale hanno partecipato i consiglieri comunali e gli amministratori locali del collegio ed è il primo passo verso la fase congressuale, prevista fra gennaio e febbraio, con la quale il movimento completerà la propria organizzazione nel territorio. Oggi Articolo 4 vanta oltre 400 amministratori locali, fra cui anche diversi sindaci.
“Struttureremo il movimento in provincia di Agrigento – dice il coordinatore provinciale Totò Cascio – nominando un coordinatore per ogni collegio elettorale e referenti comune per comune. Nel corso della prima riunione nel collegio di Sciacca, oltre a scegliere i coordinatori, abbiamo deciso di entrare subito nel merito dei problemi del territorio”.
Per quanto riguarda la soppressione del Punto territoriale di emergenza di Menfi, Articolo 4 sostiene che “rappresenterebbe una penalizzazione eccessiva per il territorio dopo la soppressione dell’ospedale e si correrebbe il rischio di lasciare i cittadini senza opportuna assistenza in emergenza”.
Per l’acqua, il Movimento politico di Totò Cascio sostiene che “i cittadini non possono pagare un bene prezioso ed indispensabile come l’acqua ad un prezzo così alto come quello richiesta da Girgenti acque. Monitoreremo la situazione e verificheremo quali margini di intervento ci siano”.