TERME, GRANDE NOVITA’: ALLA REGIONE NON SANNO COSA FARE
Ieri summit a Palermo senza l’assessore all’Economia
Editoriale di Filippo Cardinale
C’è una grande novità per le Terme: l’anno che verrà sarà come quello passato. Il summit di ieri a Palermo ha prodotto il nulla. E dalla politica dei nostri tempi non c’era altro da aspettarsi. Le parole scorrono come l’acqua che passa sotto i ponti. Al summit sulle Terme, di cui si era tanto enfatizzato con comunicati stampa pomposi, si è risolto con la richiesta di un parere all’Ufficio Legale e Legislativo della Regione. Tra l’altro, al summit mancava l’assessore chiave della vicenda, cioè quello all’Economia.
E così mentre Roma discute, Sogunto viene espugnata. L’assessore al Turismo, che in quasta fase del bando non ha nessuna competenza, è arrivata con ritardo al summit. Questa la novità: hanno concordato che bisogna rifare il bando. Non ho messo il punto esclamativo perchè lascio il compito ai nostri lettori.
Bando? No, è troppo complesso e si rischia un contenzioso futuro. Manifestazione d’interesse? Mah, sarebbe ideale. Però. Facciamo una cosa. Inviamo un parere all’Ufficio Legale e Legislativo della Regione e poi decidiamo. Punto. Il summit è finito.
Tutto qua, cari lettori. E la nave va. Nulla di fatto.Siamo entrati nei meandri dei pareri, della burocrazia. La precedente manifetsazione d’interesse è scaduta lo scorso marzo. Sono passati 9 mesi per decidere il nulla.
Questa è la realtà. La nostra risorsa importante, quella termale, è in balia dell’insufficienza di una classes politica capace solo di litigare, e di una classe burocratica ferma a difendere i propri privilegi.
Siamo nel nulla. Ma lo avevamo capito già da parecchio tempo.