Due settimane di sciopero e tutti i procedimenti civili e penali rinviati per “denunciare una condizionedi precariato intollerabile e illegale, senza alcuna tutela previdenziale, della salute e della maternità e senza garanzia di indipendenza e autonomia”: la protesta dei giudici di pace è cominciata ieri e durerà fino al 6 dicembre.

L’astensione dal lavoro causerà il rinvio di “circa 200 mila processi in tutta Italia”, anche perché, secondo i primi dati, l’adesione allo sciopero è “del 95%”. Saranno garantiti solo i “processi urgenti”, come “le udienze nei Cie e quelle per le sospensioni di patente; nel penale, i processi che si stanno per prescrivere”.

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