CARNEVALE AI PRIVATI: PER BRUNETTO, SUI CONTI MONTE FA… CONFUSIONE
L’assessore Monte omette alcuni passaggi fondamentali quando dice che i conti effettuati dai consiglieri Bellanca e Mandracchia sono errati. Lo dice questa mattina l’ex assessore Carmelo Brunetto, che pare stia prendendo a cuore la vicenda della privatizzazione del carnevale, fornendo lui stesso dettagli in quanto organizzatore, in passato, della manifestazione.
Mandracchia e Bellanca avevano detto in un’interrogazione che il Comune per il 2014 spenderà più dei 130 mila euro annunciati. Secondo il calcolo di Monte, invece, nel 2014 per il nostro Carnevale i servizi avranno un costo di 50-70.000 euro.
“L’assessore Monte – dice oggi Brunetto – non sa che all’importo di € 130.000 per il privato infatti, si devono aggiungere non solo le somme relative ai servizi, ma anche quelle relative ai mancati introiti. L’assessore allo spettacolo del comune di Sciacca – aggiunge Brunetto – ci dice che per gli straordinari e/o progetti obiettivo, l’ente saccense spenderà poche migliaia di euro. Ma a quanto ammonterebbe, secondo la definizione di Monte, la cifra “poche migliaia di euro? Personalmente credo che non si possa fare a meno del contributo importante che, alla manifestazione, dà la nostra Polizia municipale alla quale il comune corrisponde 30.000 € circa di un “giusto” progetto obiettivo. Non si può non affermare – continua Brunetto – che le somme relative ai “progetti obiettivo”, vengono ugualmente corrisposte durante l’anno ai dipendenti comunali. Se un progetto obiettivo venisse destinato al carnevale – ad esempio – non potrebbe essere corrisposto per l’estate”.
Brunetto parla di “confusione matematica dei conti dell’Assessore Monte: “Ma una certezza c’è – conclude – il Carnevale 2014 non costerà solo 130.000 euro, come dice Monte ci saranno altri costi a carico del Comune e nelle prossime settimane si scoprirà che dovranno essere sommate altre voci di spesa”. Aggiunge, infine, come aveva detto alcuni giorni fa un altro ex assessore, Michele Ferrara, che la somma necessaria (relativa all’asserito risparmio) poteva essere coperta da lotterie e votazioni telefoniche. In definitiva, secondo Brunetto alla fine non ci sarebbe una significativa convenienza nel dare la festa ai privati.