NON SOPPORTANO GLI ARRESTI DOMICILIARI: DUE SACCENSI FERMATI FUORI CASA FINISCONO IN CARCERE

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sciacca hanno arrestato, per tentato furto aggravato in concorso, i saccensi Stefano Scotti, 43 anni e Lorenzo Giglio, 41 anni, pregiudicati. Nei giorni scorsi i due avevano raggirato un’anziana 89enne di Sciacca spacciandosi per dipendenti Enel, riuscendo ad accedere all’interno del suo appartamento. Dopo l’espletamento delle formalità di rito, i due sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione della locale Procura della Repubblica.

Nei giorni a seguire l’arresto, i due si rendevano ulteriormente responsabili: Lorenzo Giglio, in data 11 ottobre durante i controlli attuati nei suoi confronti, veniva sorpreso per le vie del centro storico con un tablet tab 2 rubato il giorno precedente ed un coltello di genere vietato, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari. Per questo veniva tratto in arresto è tradotto presso la sua abitazione ai domiciliari. Il giorno seguente, veniva nuovamente sorpreso all’esterno della sua abitazione e pertanto arrestato per evasione. Questa volta è stato associato alla Casa circondariale di Sciacca. Stefano Scotti, invece, il 14 ottobre veniva rintracciato dai carabinieri per le vie del centro cittadino sebbene sottoposto ad arresti domiciliari per il tentato furto in concorso con Giglio. Per questo arrestato e posto nuovamente ai domiciliari presso la sua abitazione. Il giorno seguente reiterava il reato facendosi sorprendere all’esterno della propria dimora. Arrestato nuovamente su disposizione dell’Autorità Giudiziaria veniva ricondotto agli arresti domiciliari. Il 17 ottobre il Gip del Tribunale di Sciacca, a seguito del tentato furto aggravato, ha emesso a carico del predetto Scotti un’ordinanza di esecuzione di misura cautelare personale ed è stato rinchiuso nel carcere di Sciacca.

Non è escluso che i due abbiano volontariamente evaso la detenzione domiciliare per essere portati in carcere.

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