A SCIACCA PIU’ DI 3 MILA DISOCCUPATI

Allarme della Camera dl lavoro: da tempo chiediamo all’amministrazione comunale un programma di sviluppo

Il dato viene fuori da un’indagine delle forze lavoro dell’ISTAT e dall’Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) dell’INPS al 31/12/2012.

A Sciacca, su una forza lavoro di circa 15.500 persone, circa 3.200 sono in cerca di occupazione. Una realtà con una disoccupazione pari 20% che, se è vero che sono numeri coerenti con i dati della nostra Regione, e paragonabili solo ai numeri della Grecia o della Spagna, è anche vero che Sciacca ha risorse che la differenziano dalla stragrande maggioranza delle altre realtà della Sicilia.

“Una realtà come Sciacca con tante potenzialità e risorse – dice Franco Zammuto della Camera del lavoro – che impiega il 74% della forza lavoro nei servizi e solo il 26% ad attività produttive distribuite tra agricoltura e marineria, industria in senso stretto e costruzioni è una realtà che non riesce a valorizzare le sue ricchezze. Basta osservare il dato del 26% di occupati nel settore di attività produttive per comprendere che questa città ha certamente un grave deficit di potenziali inespressi. Se infatti al 26% si sottrae il 12% tra marineria e agricoltura e il 6,3% delle costruzioni, ci rimane appena un misero meno dell’ 8% nelle attività dell’industria, del turismo, del termalismo e della ceramica”.

Nel corso del 2013 si è assistiti alla chiusura dell’albergo Torre Macauda, una struttura capace di garantire dalle 30.000 alle 50.000 presenze turistiche, semplicemente per ragioni amministrative e burocratiche non risolte, senza che alcuno intervenisse con determinazione. “L’albergo delle Terme – aggiunge il sindacalista – non riesce a garantire l’apertura senza dovere ricorrere ad interruzioni dell’attività perché non riesce a garantirsi contratti con importanti tour operetor nazionali e internazionali, i nostri prodotti agricoli e di marineria, considerati di grande pregio, non riescono a garantire utili e redditi soddisfacenti semplicemente perché non sono organizzati e non sanno fare sistema, come ci dicono le organizzazioni sindacali di categoria e come alcuni giorni fa ci ha detto l’Assessore regionale al ramo Cartabellotta”.

Altro dato drammatico, che si aggiunge al dramma della disoccupazione e che ne è diretta conseguenza, sono i numeri forniti dalla CARITAS di Sciacca sulla povertà. L’indagine svolta nel solo quartiere della Perriera ha riscontrato che 160 famiglie vivono in condizioni di indigenza (più o meno 500 cittadini). Estendendo questo dato a tutta la città, si può tranquillamente affermare che a Sciacca ci sono almeno 1.500 poveri.

“Noi come Camera del lavoro – conclude Zammuto – da tempo chiede all’Amministrazione Comunale, se ancora non ce l’ha, di predisporre un programma di sviluppo, un progetto, uno studio, dell’attività economica, per dare risposte agli oltre 3.000 disoccupati e ai tanti poveri della nostra città”.

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