FERMENTI DI MAGGIORANZA. MA DI PAOLA CHE DICE?
Editoriale di Filippo Cardinale
Che in maggioranza ci sia un “forte” dibattito è fuori dubbio. Ma c’è anche fibrillazione e a darne prova è un tete a tete tra il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore Gianluca Guardino. Il recente incontro ravvicinato è stato molto schietto, anzi duro e turbolento. Il nocciolo della questione non è politica, ma squisitamente tecnica. Fabrizio Di Paola vorrebbe una propulsione maggiore da parte di taluni assessori, dai quali si attendeva una “pedalata” più consistente e non un ruolo di semplici gregari.
Insomma, stare dietro la ruota va bene, ma bisogna anche appropriarsi di momenti in cui il gregario deve passare avanti a tirare il gruppo. Che all’interno della Giunta ci sia un dibattito volto a far prendere la giusta pedalata ai componenti è fuori dubbio. Ma Di Paola, che certamente non è un falco estremo, tende a tenere il timone della barca al centro, guardando attentamente agli equilibri della maggioranza.
Siamo convinti che quanto diffuso a mezzo nota dal coordinatore cittadino del Pdl, Alfonso Fiorica non sia stato concordato con il sindaco e che sia stata una sorpresa. Certamente, l’idea di allargare la maggioranza al Pds-Mpa volteggia nella mente del sindaco. Ma c’è differenza tra il dire e il fare, nel cui mezzo ci sta sempre il mare. Ma intanto, ciò che scrive Fiorica è senza dubbio sotto dettatura del parlamentare Giuseppe Marinello, che dovrebbe anch’egli essere tra i “diversamente berlusconiano”, come si è dichiarato il suo referente Angelino Alfano. In tutto questo contesto, rispunta la sollecitazione del consigliere comunale Giuseppe Ambrogio che chiede una verifica “indispensabile” e sposa l’idea di Fiorica. Di solito, Ambrogio non partorisce da solo, ma concorda le sue posizioni. L’estate è passata, e un tagliando alla macchina politica della maggioranza va fatta.
L’Amministrazione ha bisogno di un cambio di velocità, anche perché il sindaco non può ancora supportare una gran mole di carico amministrativo. Che taluni componenti della Giunta non hanno ancora i 90 minuti sulle gambe è certo. In verità, taluni sembrano fermarsi al quarto d’ora di gara, dimostrando stanchezza, di non farcela a dare quel valore aggiunto richiesto. Il sindaco è in partenza per gli Stati Uniti d’America. Al suo ritorno sarà necessario chiarire politicamente e amministrativamente alcune cosette. E’ passato un anno dal suo insediamento. Manca ancora quella svolta di cui si è tanto parlato, almeno in campagna elettorale. La svolta non può poggiarsi solo sull’ordinaria amministrazione, il cui volto è innegabile, ha bisogno di altro.