L’INVASIONE DEI MEGA IMPIANTI EOLICI E FOTOVOLTAICI CON IL SILENZIO DEI SINDACI E DEI PARLAMENTARI

A Sciacca sono previsti 3 mega impianti eolici e uno fotovoltaico. Poi a Ribera, Menfi e Caltabellotta. Rischiamo di vedere il nostro territorio circondato da gigantesche pale

Con decreto del 30 Agosto la Regione Sicilia ha sbloccato l’iter per 188 progetti. Progetti che erano stati bloccati dal precedente Governo Lombardo. Il decreto appare un ripieno di anomalie. Quella più eclatante è contenuta nell’articolo 2 del suddetto decreto: “Le conferenze dei servizi dovranno determinare in via definitiva il rilascio ovvero il diniego dell’autorizzazione unica senza ulteriori aggiornamenti ed in base allo stato della documentazione esibita e dei pareri confluiti alla data stabilita per la conferenza, che dovrà essere inderogabilmente espletata per la stessa data”.

Cosa significa? Che in conferenza di servizio, anche se dovessero nascere dubbi di ogni sorta sulla bontà del progetto o sulla compatibilità ambientale, od ancora se qualche ufficio ad esempio la Soprintendenza, i Comuni, Terna, o qualche altro ufficio chiave, per cause di forza maggiore, non dovesse essere presente in conferenza di Servizio la stessa dovrà prendere comunque una decisione. Dunque, si è data una corsia preferenziale alle società che investono nel settore dell’eolico e del fotovoltaico, lasciando assai vulnerabile la difesa del territorio, del paesaggio.

Ma ciò che appare ancora più strano è il silenzio calato attorno alla vicenda da parte dei sindaci del territorio, dei deputati del territorio ed in particolare di quelli di Ribera e Sciacca. L’unico parlamentare è Matteo Mangiacavallo che ha già presentato interrogazioni al Governo regionale e sta predisponendo una linea di contrasto insieme al gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale siciliana. Nessuna parola, invece, è stata profferita dai sindaci di Sciacca, Ribera, Caltabellotta, Menfi, Cattolica Eraclea, né dai parlamentare Giuseppe Marinello (Sciacca) e Giuseppe Ruvolo (Ribera), ambedue del Pdl. Né si è sentita la voce dei parlamentari regionali Salvatore Cascio (Ribera) e Margherita La Rocca Ruvolo (Santa Margherita Belice).

Per rinfrescare la loro memoria, ecco una scheda tecnica di quello che sta accadendo. Per l’eolico si prevedono complessivi 4842,12 MW da produrre; per il fotovoltaico 559.42 MV. Questo equivale, su scala regionale, all’installazione di circa 4842 Pale da 1MW (quelle alte 75 metri) o 2421 pale da 2 MW (quelle da 150 metri). Discorso analogo per il fotovoltaico, dove approssimativamente verrebbero consumati 559 ettari di territorio. Non essendoci in Sicilia alcuna pianificazione per questi impianti (zonizzazione del territorio, limite alle potenze installate, etc), il rischio concreto è che tutti questi impianti possano essere approvati. Ciò porterebbe la Sicilia a produrre il 77% del proprio fabbisogno attraverso fonti rinnovabili, e la Sicilia ad avere una sovrapproduzione di energia del 35%. (Oggi produciamo il 23% da fonti rinnovabili ed abbiamo una sovrapproduzione del 5/7%)

“Purtroppo- ci spiega l’ingegnere Mario Di Giovanna- con le reti elettriche tradizionali, mancando sistemi di accumulo, considerando che la Sicilia è scarsamente interconnessa con il resto della nazione, la quota parte di energia prodotta dal sole e vento non dovrebbe essere eccedente al 30/40 % del fabbisogno (alcune stime portano questo limite al 20/25 %). Il rischio concretissimo è che superando quella soglia del 30/40% (20/25%) e ricordiamoci che rischiamo di arrivare al 77%, gli impianti rimangano scollegati il più del tempo, oppure che siano necessari una serie di impianti tradizionali (principalmente a gas) che si attivino nelle giornate in cui non spira il vento ed il cielo e coperto. Quindi questi impianti sono inutili, anche se per le peculiari leggi del mercato elettrico italiano saremmo comunque costretti a comprare l’energia elettrica che producono. Sciacca, Ribera, Caltabellotta e Menfi, sono presi di mira in maniera particolare.

Ecco i grandi progetti oggetto di conferenze di servizio programmate per il 18 settembre la prima e il 30 di Settembre la seconda.

SCIACCA:

ELLEO SRL (ex SALADINO S.R.L.) EOLICO 10,00 MW Sciacca Conferenza di Sevizio 16/10/13

FONTEOLICA S.R.L. EOLICO 9,00 MW AG Sciacca Conferenza di Sevizio 26/02/14

ASJA AMBIENTE ITALIA EOLICO 16,00 MW AG Sciacca Conferenza di Sevizi

ND SOLAR ENERGY S.R.L. FOTOVOLTAICO 3,31 MW AG Sciacca Conferenza di Sevizi ND

RIBERA:

RE WIND S.R.L. EOLICO 68,00 MW AG Ribera Conferenza di Sevizi ND

CALTABELLOTTA: WIND S.R.L. EOLICO 110,00 MW AG Caltabellotta Conferenza di Sevizio 30/10/13

MENFI: FRIEL S.P.A., EOLICO 216,00 MW, Menfi Conferenza di Sevizio il 02/10/132

CATTOLICA ERACLEA : EOLICA ERACLEA S.R.L. EOLICO 37,50 MW AG Cattolica Eraclea, Conferenza di Sevizio 05/03/14

Si prefigurano quindi un numero di pale variabili dalle 200 alle 500 pale di altezza variabile (compresa l’elica) dai 75 ai 150 metri. Dalle Amministrazione comunali e dalle forze consiliari al momento tutto tace, nonostante la presa di posizione dell’AltraSciacca, Italia Nostra e del deputato regionale Matteo Mangiacavallo.

Gli uffici tecnici dei Comuni dovrebbero studiare tutti questi progetti per capirne il reale impatto sul territorio, il rispetto delle leggi etc. ed in ogni caso anche se tutto fosse in regola questi impianti sarebbero inutili perché la nostra rete elettrica non è in grado di supportarli.

Sarebbe davvero un disastro per il nostro territorio che subirebbe un’aggressione di mega impianti a forte impatto ambientale. Un territorio che sta puntando a diversificare la propria economia puntando sul turismo e sulla valorizzazione del paesaggio e del territorio.

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