DIFESA DEL DIRITTO ALL’ACQUA, GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’INZIATIVA DEL “COMITATO CIVICO PER LA SACRALITA’ DELL’ACQUA”
L’inziativa segna una svolta in una città spesso in preda all’apatia nella difesa degli interessi collettivi. La sala Blasco si è dimostrata piccola per la quantità di cittadini presenti
In una città che sembra incollata alle pantofole quano c’è bisogno di scendere in piazza a sostenere i diritti intoccabili, quali quelli per l’acqua pubblica, l’iniziativa promossa dal costituendo Comitato per la Sacralità dell’Acqua ha invertito la rotta: c’è stata molto paertecipazione.
Per un pomeriggio, e speriamo per il seguito su questioni di così alto spessore, l’atavico spirito dualistico dei Luna e dei Perollo è stato messo da parte. Tutti insieme per difendere un diritto inalienabile: l’acqua. Il nascente Comitato è figlio della città: associazioni, chiesa, professionisti, sindacati, cittadini, politici, hanno condiviso un principio che va difeso a tutrti i costi: l’acqua è un bene necessario per la vita. Nessun gestore privato può alienarlo anche se, purtroppo, diversi errori del passato hanno formatin uno scudo protettivo legislativo nei confronti dei gestori privati, indebolendo le esigenze dei cittadini.
“Nessuno di noi è venuto qui per mostrare medagliette”, ha precisato Simone Di Paola, seguito a ruota da Franco Zammuto, Luigi Licari, Ignazio Perrone, Pietro Mistretta. C’erano diversi amministratori di paesi limitrofi, e una decina di consiglieri comunali di Sciacca. “E’ immorale che Girfenti Acque giri per distaccare i contatori di utenti che non possono pagare le esorbitanti bollette”, ha chiosato Simone Di Paola. E poi ha aggiunto: “Dobbiamo intraprendere una battaglia senza colori politici, anche perchè le bollette arrivano a tutti e non hanno una tonalità politica, ma contengono cifre esose”.
Per Franco Zammuto “è necessario mettere insieme i 24 sindaci che hanno consegnato le reti idriche cittadine alla Girgenti Acque”. E ha lanciato l’inziiativa di una raccolta di firme. Da non dimenticare che la Cgil è stata la protagonista di un esposto contro la Girgenti Acque che è stato presentato in Procura. L’assemblea di stasera per Zammuto “è solo l’inizio di un lungo cammino per far valere un diritto intoccabile, quello dell’acqua pubblica”.
Pietro Mistretta ha sottolineato che “la situazione attuale è frutto di una cattiva interpretazione dovuata al fatto che la gestione del privato sarebbe stata migliore rispetto a quella pubblica”. Mistretta ha definito “una porcata” la vicenda che ha determinato la tariffazione e l’approvazione da parte del Cda dellìAto idrico del regolamento”. Ha accusato quei sindaci che hanno disertato l’assemblea dei soci dell’Ato, favorendo l’invio da parte della Regione del Commissario Straordinario che ha approvato le tariffe.
Il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola è stato esplicito nell’indicare un percorso di lotta e si è posto in prima linea nella battaglia. “Noi partiamo da una situazione- ha detto- di assoluto sbùvantaggio. Infatti la normativa non ha previsto il rispetto delle esigenze dei cittadini, ma ha tutelato il gestore privato rispetto ad un bene di primaria necessità. Poi Fabrizio Di Paola ha denunciato “la commistione tra tecnici dell’Ato e tecnici della Girgenti Acque”. Poi traccia un cammino, partendo da una clausola riconosciuta dalla legge regionale e cioè che “la Regione considera l’acqua come un bene essenziale per la vita umana”. Ha poi aggiunto: “E’ questo il nucleo dal quale dobbiamo partire per dare corpo alla nostra battaglia”. L’altra via da seguire per Di Paola “è la strada del potere legislativo”. “Su questi due cardini- ha evidenziato il sindaco- sono pronto a sostenere la battaglia”.
Poi sono seguiti gli interventi dei cittadini, furiosi delle vessazioni della Girgenti Acque. Questa sera, molto probabilmente, qualcosa è cambiato.
C’è una partecipazione diversa, non si è colta quell’apatia che troppe volte domina sulla città quando ci sono da difendere interessi collettivi. La battaglia si fa insieme, tutta la città. E noi del Corriere di Sciacca siamo a fianco delle esigenze della città svolgendo il ruolo di cassa di risonanza della voce dei cittadini.