DECRETO CASE POPOLARI VIA FANI, GAETANO MONTALBANO: “LA DELIBERA DEL 6 GIUGNO SUGELLA UN AMPIO LAVORO PRECEDENTE”

Riceviamo una lettera da parte di gaetano Montalbano, componente il Gabinetto del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, in merito al nostro articolo sulla delibera del 6 giugno scorso con la quale di dava il via all’ulteriore finanziamento per la demolizione e la ricostruzione degli alloggi popolari periciolanti.

Gent.mo Direttore, le scrivo per rappresentarle alcune precisazioni relative al suo recente articolo sulla vicenda Largo Martiri di via Fani. Mi corre l’obbligo di chiarire che la ricostruzione dei fatti da lei effettuata si basa solo su alcuni atti tralasciandone altri che lei ovviamente non conosce e in particolar modo non tiene conto di tutto il lavoro preparatorio, di studio, approfondimento e di ricerca di soluzioni ad un problema molto complesso.

Sono stato educato al rispetto della verità e provo un profondo disagio quando prevale la menzogna, per tale ragione confidando sulla sua assoluta buona fede e sulla sua indiscutibile professionalità, la prego di tenere conto dei chiarimenti che mi appresto a rappresentarle.

In primo luogo ritengo pacifico che una delibera che stanzia 8.672.713.00, conferma 3.222.000.00 euro già previsti e individua una soluzione giuridica difficile non possa essere ideata, elaborata, approfondita, verificata e deliberata nel giro di un’ora con una Giunta di Governo già in corso.

Le rappresento che l’Assessorato alle Infrastrutture con nota all’Assessorato all’Economia Bilancio e Tesoro n. 26533 del 18/03/2013 aveva provveduto a richiedere, ai sensi della L.R. 1/2012 art.3 “interventi per l’eliminazione del pericolo in immobili di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata”, ed ai sensi della Delibera di Giunta di Governo 208/2012 la riproduzione delle somme di euro 6 milioni sul capitolo 672144, di cui euro 3.222.000.00 con destinazione Ribera. Somme risultate disponibili.

Che lo IACP di Agrigento con nota 3158 U/13 COM2 del 25/03/2013 richiedeva la copertura finanziaria per la demolizione e ricostruzione dei restanti 42 alloggi popolari per un importo di 8.672.713.00. Ad ogni modo, nella speranza che questo possa essere definitivamente chiarificatorio, segnalo al Direttore che il Servizio 5 del Dipartimento Regionale Infrastrutture Mobilità e Trasporti, già in data 15/05/2013 e con protocollo n. 43235, produceva e poi trasmetteva al Presidente della Regione Rosario Crocetta una nota, a firma dell’Assessore delle Infrastrutture, con la quale si proponeva di predisporre una modifica alla delibera di Giunta di Governo 208/2012 al fine di destinare la restante somma richiesta dallo IACP di Agrigento pari a 8.672.713.00 da reperire tra i Fondi ex Gescal giacenti presso la Cassa Depositi e Prestiti s.p.a per i quali alla data di redazione della nota non risultavano atti giuridicamente vincolanti, risultando dette somme riproducibili e compatibili con le previsioni della legge regionale n. 1/2012. Cioè la soluzione successivamente adottata.

Caro Direttore, posso assicurarle, inoltre, che le soluzioni al problema dei privati ed a quello delle somme per gli affitti sono scaturite da una lunga e fitta serie di interlocuzioni fra le varie Istituzioni interessate alla vicenda e sotto il controllo del Presidente. Il Tavolo tecnico che la Presidenza ha immediatamente costituito, e che io ho coordinato, ha ideato, approfondito e verificato varie ipotesi di soluzione. Dietro gli atti ufficiali che si adottano in pochi minuti spesso si nasconde il lavoro intenso di tante persone che è corretto rispettare.

La delibera del 6 giugno 2013 è stata soltanto il sugello definitivo di un lavoro di squadra lungo e complesso. Ribadisco, quindi, e confermo quanto ho già affermato in precedenza e cioè che il teatrino del finto incatenamento del Sindaco Pace sotto Palazzo D’Orleans non ha influito minimamente sulla qualità dell’intervento né sulla tempistica. Questo le dovevo per chiarezza e per il rispetto della verità .

Cordiali Saluti Gaetano Montalbano

 

Caro Montalbano , pubblico la sua lunga precisazione perchè apre un ventaglio più ampio sulla vicenda burocratica che ha interessato le case popolari di Largo Martiri di via Fani. Sulla mia buona fede non può dubitare, ma la lunga spiegazione mi appare superflua per una semplice ragione. Il nostro articolo era esclusivamente concentrato su un episodio temporale che non è usuale per una Regione i cui tempi burocratici sono biblici. Infatti, la nostra curiosità veniva stimolata sul fatto temporale e cioè la data del 6 giugno 2013. In un giorno, avviene tutto: la nota dell’assessore che propone la delibera, la delibera di Giunta. La data coincide anche con due proteste, quella delle 60 famiglie che mionacciavano l’occupazione degli alloggi, e quella degli amministratori che si sono simbolicamente incatenati davanti la sede del Governo regionale perchè non ricevuti dal Presidente. La velocità supersonica compressa in un solo giorno ha suscitato in noi la curiosità. E i siciliani, ma anche il ondo intero, sa che la velocità della Regione è pari a quella della lumaca.

Non intendiamo entrare nella valutazione della protesta a Palermo da parte della Giunta comunale. Abbiamo semplicemente osservato che la Regione, sulla questione delle case popolari di Ribera in un solo giorno ha fatto ciò che normalmente fa in mesi. Min riferisco anche alla velocità dei protocolli.

Filippo Cardinale

 

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