DI PAOLA E GIRASOLE: “CHIUDIAMO LA TRISTE PAGINA DI GIRGENTI ACQUE”

Servizi idrici tema di una lunga nota stampa che il consigliere comunale del Pd, Simone Di Paola ha dissuso oggi ala stampa, congiuntamente con l’ex consigliere provinciale Stefano Girasole.

“L’estate che ci stiamo lasciando alle spalle sarà probabilmente ricordata da saccensi e turisti come una delle peggiori e più disastrate sotto il profilo dell’approviggionamento idrico. Quel che più inquieta è che perfino le nostre ambizioni di sviluppo turistico e le aspettative dei tanti turisti che hanno scelto la nostra Città come meta delle loro vacanze e che hanno lasciato Sciacca, letteralmente indignati per il fatto di essere rimasti senz’acqua per settimane, devono fare i conti con questa sorta di ritorno al medioevo, a cui Girgenti Acque sembra averci costretto. Duole constatare come, nonostante gli innumerevoli disservizi, le continue vessazioni che i nostri cittadini devono sopportare, le bollette pazze,i costi di gestione divenuti a dir poco insopportabili, ci sia ancora qualcuno che manifesta perplessità rispetto all’eventualità, a nostro avviso non più procrastinabile, che l’ATO Idrico avvii le necessarie azioni di legge finalizzate alla rescissione da inadempimento. Ci pare che alcuni autorevoli dirigenti politici sottovalutino il sentimento di incredibile insofferenza dei cittadini, che se maltrattati oltre misura possono sfociare la propria rabbia in forme che francamente temiamo. Pertanto ci sentiamo di lanciare un appello ai Sindaci, affinché assumano ogni iniziativa finalizzata a concludere al più presto questa triste pagina della storia del nostro territorio: l’atteggiamento che decideranno di assumere adesso avrà un rilievo addirittura storico e peserà non poco sul giudizio delle nostre comunità; devono pertanto convincersi che non è più tempo delle mediazioni, delle mezze misure o peggio degli inutili tatticismi; è il tempo di agire, di tutelare con ogni mezzo ed in ogni sede legale i nostri amministrati dalle insopportabili vessazioni, soprusi ed angherie cui sono costretti da anni ormai. In tal senso manifestiamo il nostro convincimento che è venuto il tempo di mettere in piazza la rabbia dei cittadini, dei far sentire la voce di intere comunità, stanche di essere vessate in silenzio, di promuovere con tutte le forze politiche, sociali e del mondo dell’associazionismo che ci stanno una grande mobilitazione popolare che faccia sentire forte la voce di questo territorio, che dica chiaro e tondo che questo territorio non è più intenzionato a sopportare in silenzio e che intende porre la parola fine a questo stato di cose”.

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