IL GENERALE GIBILARO IN VISITA AL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Nel corso della giornata di ieri il Comandante della Guardia di Finanza per la Regione Sicilia, Generale di Divisione Ignazio Gibilaro, ha effettuato una visita ispettiva presso il locale Comando Provinciale. È stata l’occasione per incontrare il personale in servizio nel capoluogo, oltre che per fare il punto della situazione su quanto svolto nei primi due terzi dell’anno .
In particolare, sono state analizzate le attività più sensibili per la cittadinanza, quali ad esempio la tutela delle uscite, settore nel quale le Fiamme Gialle agrigentine sono state impegnate non solo nel “tradizionale” contrasto all’indebita percezione di contributi comunitari e nazionali, ma anche nella lotta al fenomeno dell’illecito incasso di aiuti pubblici di varia natura da parte dei cosiddetti “furbetti”: basti pensare che, da gennaio ad oggi, nella nostra provincia, sono state individuate violazioni che hanno superato, in termini di valore, il milione di euro .
Altro argomento su cui il Comandante Regionale ha voluto soffermarsi è quello del contrasto alla criminalità organizzata sul versante patrimoniale : colpirla nel cuore dei suoi interessi economici e finanziari è infatti uno degli obiettivi prioritari per il Corpo, che a tal scopo si avvale degli strumenti investigativi offerti dalla normativa antimafia e dalle previsioni antiriciclaggio .
Nel corso del workshop che il Generale Gibilaro ha tenuto con i propri collaboratori, notevole spazio è stato dedicato alla tematica del fenomeno migratorio, con particolare riferimento all’isola di Lampedusa, contesto nel quale la G. di F., sotto il coordinamento della Prefettura ed in collaborazione con le altre Forze di Polizia e la Capitaneria di Porto, contribuisce a gestire le operazioni di soccorso in mare, e di prima accoglienza a terra, a favore delle migliaia di immigrati che attraversano il canale di Sicilia .
L’alto ufficiale ha infine dato atto del buon lavoro svolto dalle Fiamme Gialle nella “sua” terra (è infatti di origini empedocline), esortandoli a proseguire con sempre maggior impegno nell’opera di garanzia e protezione della cittadinanza e dello Stato .