PIATTAFORME PETROLIFERE A MARE, L’ALTRASCIACCA E STOPPA LA PIATTAFORMA: “MARINELLO E RUVOLO DICANO DIRETTAMENTE COSA PENSANO REALMENTE”
L’AltraSciacca e Stoppa la Piattaforma tornano sull’argomento della bocciatira da parte dei senatori siciliani del ripristino del divieto di rilasciare nuove autorizzazioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi entro le 12 miglia.
“A seguito delle nostre osservazioni- scrivono le due Associazioni- ci saremmo aspettati una esplicita e chiara risposta del senatore Marinello e degli altri senatori siciliani Ruvolo, Minneo, Dalì, sul loro agire in merito ad una questione, quella delle trivellazioni petrolifere, che è un’emergenza economica, sociale ed ambientale di primaria importanza per noi e il nostro territorio e le nostre vite”. Se da parte dei parlamentari del territorio che siedono in parlamento “è arrivato solo un silenzio assordante”, le due Associazioni sono “costrette a commentare il comunicato del coordinatore del PDL Fiorica, nella speranza che esso interpreti autenticamente il pensiero dei suoi compagni di partito”.
Per l’AltraSciacca e Stoppa la Piattafroma il comunicvato di Fiorica anzichè entrare “nel merito della questione, tenta di gettare discredito accomunando ad una parte politica un Comitato ed un Associazione, Il Comitato Stoppa La Piattaforma e L’Associazione L’AltraSciacca, che hanno fatto dell’apartiticità e della difesa del proprio territorio il loro fondamento”.
“Riteniamo- contiua la nota congiunta- solo di sottolineare che, se il Coordinatore non avesse ignorato ciò che gli esponenti del suo e di altri partiti hanno posto in essere in collaborazione col Comitato fanno nel proprio territorio, non ci avrebbe tacciato di essere di parte, in caso contrario saremmo costretti a pensare che scrive in malafede”.
Le due associazioni sottolineano che:- a causa di un decreto legge (Passera), votato anche dal Senatore Marinello si è eliminata la fascia di protezione di 12 miglia entro cui non era possibile trivellare; – che a causa di questo, decine di permessi di ricerca sotto costa sono stati riattivati dall’oggi al domaniche il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico stanno autorizzando ad un ritmo forsennato i permessi di ricerca e coltivazione sotto costa liberati dal decreto Passera; – una volta rilasciato il permesso di coltivazione non è più possibile tornare indietro, a meno di risarcimenti milionari da dare alle Società petrolifere. Il tutto con un unico terribile risultato: ogni giorno che passa potrebbe significare una nuova piattaforma sottocosta, magari proprio difronte Sciacca”.
Per le due Associazioni “il fattore tempo è una variabile fondamentale. Anche un solo giorno potrebbe marcare la differenza tra una costa libera dalle trivelle ed una con vista piattaforma”.
L’AltraSciacca e Stoppa la Piattaforma continuano la nota criticando la nota del Coordinatore cittadino del Pdl, Alfonso Fiorica. ” Il coordinatore sostiene che l’emendamento non è stato votato perché mancava della relazione tecnica e aveva il parere negativo della commissione Bilancio. Inoltre “che l’attuale sfascio della finanza pubblica è derivato da decenni di norme e provvedimenti approvati senza una valutazione economica”.
C’è da premettere che la commissione bilancio è un organo formato da esponenti politici, costituita da esponenti in maggioranza di PD e PDL e che il parere della stessa può essere influenzato dagli indirizzi del momento, quello che conta è la sostanza ed il merito. L’emendamento, bocciato anche da Marinello e Ruvolo, vietando la concessione di permessi di Ricerca e Coltivazione di Idrocarburi all’interno delle 12 miglia, andrebbe ad intaccare tutti i nuovi permessi da rilasciare, lasciando intatte le concessioni di Coltivazione già rilasciate”.
“Quindi- spiegano ancora le due associazioni- questo divieto si applicherebbe a tutte le concessioni non ancora rilasciate, facendo salvo lo Stato Italiano da eventuali ed insostenibili richieste di danni da parte delle Società petrolifere. Ed allora perché accomunare l’approvazione di questo provvedimento, come dice Fiorica ” all’attuale sfascio della finanza pubblica”? Non vorremmo che il senatore Marinello, per tramite di Fiorica, voglia farci intendere che vuole salvaguardare il potere di trivellare a pochi metri dalla nostra costa, per incassare l’elemosina delle Royalty più basse d’Italia?”. Nella nota viene spiegato che la ” Commissione Bilancio non ha valutato le attività economiche che andrebbero distrutte in seguito alla petrolizzazione del nostro mare. Nel 2010, quando venne istituito il limite delle 12 miglia, proprio da un esponete del PDL, perché questa valutazione economica negativa non è stata presa in considerazione?”.
Le due Associazioni pomgono un interrogativo: “E cosa intende Fiorica quando scrive che ” è in atto una seria valutazione della maggioranza, per chiarire meglio l’intera questione ed arrivare a risultati che riescano a contemplare la tutela dell’ambiente marino e la necessità di un Paese industriale come l’Italia”? “Non vorremo- continua la nota- che, per andare incontro alle esigenze delle compagnie petrolifere, si arrivi ad un provvedimento che consenta di trivellare anche sotto costa! Non era stato lo stesso senatore Marinello a presentare un provvedimento per eliminare il limite delle 12 miglia?”
E citano il link dove trovare il comunicato stampa del senatore che risale solo a 5 mesi fa:http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20130329-petrolio-marinello-pdl-capodicasa-pd-ripristino-del-divieto-di-prospezioni-entro-le-12-miglia
“Non era lui stesso a dire che ” questa deroga concessa dal Governo Monti, votata col voto di fiducia, oltre a mettere a serio rischio le coste e l’intero ecosistema marino, causerebbe danni per le popolazioni costiere, nonché per settori economici importanti del nostro Paese, come quelli del turismo e della pesca“? Perché il suo stesso partito nel 2010, aveva inserito questo limite? Nel 2010 non si ponevano tutti questi interrogativi sulle conseguenze economiche?”
Per l’AltraSciacca e Stoppa la Piattaforma “il rischio concreto cui andiamo seriamente incontro è che con questo tergiversare da parte dell’attuale maggioranza di governo vengano rilasciati permessi di ricerca e trivellazione sotto costa, magari qualcuno proprio davanti alla nostra amata Sciacca. Una volta rilasciati allora si che è quasi impossibile tornare indietro, perché dovremmo regalare alle società petrolifere centinai di milioni di euro di mancati guadagni!”
Le due Associazioni chiedono al senatore Marinello, e gli altri Senatori e deputati del nostro territorio (Ruvolo, Capodicasa, etc) se: – hanno per caso cambiato idea rispetto alle loro precedenti dichiarazioni; – con quali provvedimenti legislativi vogliono tutelare il nostro mare, il nosotro territorio, la nostra economia e la nostra Storia; – quando hanno intenzione di presentare ed approvare in parlamento i provvedimenti legislativi.