LA GIUNTA APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE. STANGATA TARES
La nuova tassa sui rifiuti copre il 100% dei costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si pagherà in funzione della superficie e del numero dei componenti. Salasso per le attività produttive
La prima rata della nuova tassa sui rifiuti, la Tares, scadrà a novembre prossimo. Poi la altre tre a gennaio, marzo, maggio. Sarà una stangata specialmente per le attività produttive e per le famiglie numerose.
Ieri, nella tarda mattinata, la Giunta municipale ha approvato la delibera del bilancio di previsione e il regolamento della Tares. La nuova tassa coprirà al 100% il costo della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, i netturbini a carico del Comune, e gli uffici incaricati della riscossione. Il tutto per un importo di 5,7 milioni di euro, di cui 5,3 destinati alla Sogeir, 300 mila euro ai netturbini del Comune, 100 mila per gli il personale amministrativo degli uffici competenti.
La Tares porta con se alcune novità. Sarà calcolata in funzione del numero dei componenti della famiglia, ma anche in ragione della superficie della casa. Una famiglia di 4 persone che abita una casa di 100 metri quadrati pagherà di più rispetto ad una famiglia che abita in una casa della stessa grandezza ma che ha meno componenti familiari. Chi ha famiglia più numerosa pagherà di più.
Il regolamento approvato ieri dalla giunta municipale prevede agevolazioni per i contribuenti che versano in particolari condizioni di disagio economico. In tal caso interverrà il Comune con mezzi propri. Confermate le riduzioni previste dalla legge, il 30% per le abitazioni a disposizione. La stangata della Tares, oltre che per le famiglie numerose, arriverà anche per le categorie produttive. Nei settori produttivi, nel commercio, nell’artigianato, la bolletta della Tares si farà sentire parecchio. All’interno delle categorie produttive sono distinte 30 categorie.
Il bilancio di previsione approvato ieri dalla giunta dovrà essere approvato dal collegio dei revisori, poi passerà in Consiglio comunale. Si tratta di un bilancio di previsione sostanzialmente d’attesa, non definitivo. Infatti, rimangono aperte alcune questioni di politica finanziaria di competenza del Governo nazionale.
Novità per l’Imu. I proprietari delle seconde case avranno una riduzione pari allo 0,5 per mille. In sostanza, pagheranno il 9,1 per mille anziché 9,6. Anche le attività produttive beneficeranno di una riduzione dello 0,5 per mille. In buona sostanza, il Comune riduce la sua quota dal 2 per mille all’1,5 per mille, mentre il 7,6 per mille andrà sempre nelle casse dello Stato. Almeno fino a quando resterà in vita l’Imu.