BANCA CORDONE OMBELICALE, LETTERA APERTA DELLA CGIL ALL’ASSESSORE BORSELLINO

Pubblichiamo la lettera aperta che la segreteria generale agrigentina della CGIL indirizza  all’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino.

BANCA DEL CORDONE OMBELICALE DI SCIACCA:
SI FACCIA DEFINITIVA CHIAREZZA!

Caro Assessore,

per il rispetto che si deve a quanti a questa iniziativa hanno creduto, crediamo che sia necessario che Ella faccia sentire il Suo autorevole parere rispetto all’incredibile altalena di dichiarazioni e prese di posizione che hanno finito non solo con il creare confusione ma anche procurato un rilevantissimo danno di immagine per Sciacca e la Sua Banca del Cordone Ombelicale.

Nell’ordine:

– Dapprima, assai inopinatamente, il Presidente della Commissione Sanità ARS, Pippo Digiacomo ha dichiarato – senza possibilità di equivoco (ed a seguito dell’audizione del Commissario ASP di Agrigento: – “Qualcuno dovrà chiedere scusa a ventimila donatrici siciliane ingannate da un drappello di impostori. Le donne che hanno donato il cordone ombelicale, ora scoprono come le cattive condizioni di conservazione abbiano reso vano il loro gesto. “Le unità cordonali – spiega Digiacomo – dovrebbero essere conservate secondo standard qualitativi che consentano il loro impiego a livello internazionale. Questo purtroppo non è avvenuto e ora, dopo un sopralluogo degli ispettori del centro nazionale sangue, sarà necessaria la distruzione delle sacche”. Fonte: ANSA/“Il Corriere di Sciacca” –

Dopo il prevedibile eco che la vicenda ha suscitato nella nostra comunità, gli stessi “auditi” (ovvero il Dott. Messina ed il Dr. Buscemi, , sentono il bisogno di precisare che:

– “In relazione all’incontro con la Sesta Commissione Parlamentare avuto in data odierna in seguito a richiesta di audizione da parte del presidente della stessa, corre l’obbligo di precisare che le notizie divulgate con un comunicato ANSA dal presidente Digiacomo circa la necessità di scusarsi con 20.000 donatrici di sangue cordonale siciliane vanno, necessariamente, arricchite di ulteriori particolari la cui mancata conoscenza può dare adito ad una erronea interpretazione”. – Fonte: “Il Corriere di Sciacca”

Messina e Buscemi continuano: “Dal 2011 la Banca del Sangue Cordonale diretta dal dott. Filippo Buscemi è impegnata nell’adeguamento strutturale e organizzativo ed è riuscita a raccogliere e conservare le unità di sangue cordonale secondo gli standard internazionali, come dichiarato in sede di Commissione dal Dott. Attilio Mele sulla base di quanto osservato durante l’ispezione di ieri del Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti, potendo così rendere disponibili le sacche a breve nel registro internazionale. Le sacche con criticità , sotto valutazione, sono quelle raccolte nel periodo precedente al 2008. L’area di stoccaggio della Banca del Sangue Cordonale, costata alla comunità circa 9.000.000 di euro, è stata trasferita nei nuovi locali dal dott.Salvatore Messina – nominato commissario dell’ASP dal settembre 2011 – su indicazione degli ispettori del Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti e dei corrispettivi Regionali Dott.A.Mele e dott.V.Sparacino nel mese di dicembre 2012. – La Banca di Sangue Cordonale era stata commissariata nel periodo settembre 2010-luglio 2012 con D.A. dal Dott. Attilio Mele, Responsabile del Centro Regionale Sangue e in seguito ad ulteriore D.A del 02/07/2012 è stata trasferita al Commissario dell’ASP che ha permesso la realizzazione delle azioni correttive espresse dagli organi competenti”. Fonte: “Il Corriere di Sciacca”

Sulla vicenda, a nostro avviso assai giustamente, i Deputati Nazionali Capodicasa e Iacono presentano una documentata interpellanza parlamentare nella quale evidenziano:

-Che la fondatezza di tale notizia apparirebbe in contrasto con l’esito, ormai definitivo, a cui é approdato proprio nei giorni scorsi, il processo al vecchio direttore nonché fondatore del centro, che invece, per sentenza, avrebbe accertato che le sacche crioconservate presso la Banca del cordone ombelicale siano in buono stato;

-Che durante i due anni (2010-2012) di Commissariamento ad Acta del responsabile del Centro Regionale Sangue, in base ad una valutazione documentale e a successivo sopralluogo, è stato giudicato possibile il recupero di 7.000 unità circa;

– Che ben due ispezioni disposte negli ultimi anni da codesto ministero, sembrerebbero non abbiano ravvisato alcuna irregolarità nella conservazione del sangue cordonale;

– Che lo stesso commissario ad acta nonché Responsabile del Centro Regionale Sangue ne avrebbe disposto il trasferimento nel nuovo centro di stoccaggio, realizzato con enorme dispendio di risorse;

–  Che le sacche si é continuato a conservarle fino alla data odierna, ad una temperatura di <-150 gradi, utilizzando azoto liquido il cui uso comporta oneri finanziari molto rilevanti a carico delle finanze pubbliche;

– Che nonostante nel frattempo siano mutati i protocolli scientifici, le sacche possono continuare ad essere utilizzate per le varie necessità di ricerca scientifica;

– Che in ogni caso sarebbe possibile fare una accurata attività di verifica delle caratteristiche fisiche e funzionali delle unità stoccate presso la Banca del cordone ombelicale di Sciacca per verificarne l’idoneità all’uso, senza preventivamente diffondere notizie allarmanti che ledono il buon nome di una struttura che ha contribuito negli anni passati al trapianto di diverse decine di pazienti;

– Che, secondo notizie in nostro possesso, ad oggi sono state concluse tutte le azioni correttive richieste da codesto Ministero, e che pertanto occorre inserire al più presto la banca nel circuito internazionale e contribuire così a salvare ulteriori vite umane;

– Che la diffusione di notizie la cui fondatezza é tutta da verificare, circa l’inutilizzabilità delle sacche conservate a Sciacca, sembrerebbero più protese a screditarne l”immagine al fine di provocarne il trasferimento ad altra struttura fuori dal contesto in cui é nata ed in cui, con l’unanime sostegno della popolazione e delle strutture sanitarie, ha raccolto così prestigiosi risultati; Fonte: “Il Corriere di Sciacca”

Ieri, a seguito dell’incontro tra il Commissario ASP ed il Sindaco di Sciacca, veniamo a sapere che: 

– “Il commissario dell’Asp Salvatore Messina – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – ci ha fatto una lunga relazione sulla Banca del Cordone Ombelicale di Sciacca. Ha rassicurato la delegazione che la banca opera in piena regolarità e che non è vero che i cordoni stoccati siano inutilizzabili. È già stato acclarato da organismi scientifici – ci ha riferito Messina – che ci sono cordoni tipizzati utilizzabili”. Fonte: “Il Corriere di Sciacca”

Ci scuserà per la lunghezza, ma abbiamo voluto riportare ampi stralci delle varie prese di posizione, per tornare a chiedere a Lei di voler dire una parola definitiva sull’intera vicenda: occorre capire chi occorre scusarsi e con chi! Non è possibile che si continui la mortificazione di un centro, del lavoro generoso di quanti vi hanno operato e che già hanno pagato l’onta e l’iter di una inchiesta giudiziaria che li ha assolti e di una intera comunità che è smarrita di fronte alla assoluta contraddittorietà delle dichiarazioni e delle prese di posizione.

C’è chi dice che dietro il rinfocolare di questa polemica vi sia la voglia di “scippare” questo territorio di questa importante struttura: anche su questo Le saremo grati se volesse dire parole definitive.

RingraziandoLa anticipatamente, Le inviamo cordiali saluti.

Agrigento, 1°Agosto 2013

Massimo RASO Segretario Generale CGIL Agrigento

Caterina SANTAMARIA Resp. Dipartimento Politiche Sociali e Sanità

 

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