QUESTIONE ACQUA, GRUPPO CONSILIARE PD: “INSISTERE SULLA RISOLUZIONE CONTRATTUALE” E NEL CONTEMPO “CHIEDERE TARIFFE AGEVOLATE PER I DISAGIATI”
Il gruppo consiliare del PD, nel corso del dibattito consiliare sulla questione relativa alla Girgentti Acque, tramite il consigliere Simone Di Paola, ha voluto ribadire “grande preoccupazione per il clima di insofferenza e di intolleranza dei saccensi nei confronti dei continui e ripetuti soprusi della Girgenti Acque, non ultimo l’aumento di un ulteriore 10% sulle tariffe, di cui è stata ancora una volta ribadita la inopportunità e manifestati non pochi dubbi sulla legittimità”.
Il PD ha con insistenza ha chiesto al Sindaco di insistere sulla risoluzione contrattuale da inadempimento, che consentirebbe di risolvere il contratto fra l’ATO Idrico e la Girgenti Acque senza penali da corrispondere, convinti che le inadempienze e le inefficienze siano tali e tante da giustificare una simile iniziative, che il PD considera l’unica soluzione possibile e concreta per chiudere la più triste pagina della storia di questa Provincia”.
Tutto ciò, ovviamente, nella speranza che la Regione si decida a varare la legge che si attende con ansia da mesi ma di cui non si vede nemmeno l’ombra.
Per il Pd, occorre agire e trovare soluzioni concrete per sgravare quanto più possibile gli utenti più deboli dalle continue vessazioni dell’Ente Gestore. In tal senso il PD “ha ufficialmente proposto al Sindaco di proporre all’ATO l’adozione, sulla scorta di quanto già avviene in altre province da diverso tempo, di un regolamento delle tariffe idriche per le fasce deboli che consenta di disporre la concessione di agevolazioni tariffarie per il servizio idrico integrato ad utenti domestico residenti con nuclei familiari che, versando in particolari condizioni socio economiche, appaiono meritevoli di un intervento di agevolazione, mediante la concessione di sgravi e detrazioni totali o parziali sulle tariffe, entro un certo consumo di mq di acqua”.
“E’ la dimostrazione- conclude la nota- del fatto che, mentre ad Agrigento si chiacchierava, in altre parti della Sicilia ( Enna su tutti) si adottavano dei provvedimenti concreti per difendere i diritti e le prerogative dei cittadini, a cominciare dai più deboli”.