BANCA CORDONE OMBELICALE: DEPOSITATA L’INTERPELLANZA DEGLI ONOREVOLI IACONO E CAPODICASA AL MINISTRO DELLA SALUTE
“La diffusione di notizie la cui fondatezza é tutta da verificare, circa l’inutilizzabilità delle sacche conservate a Sciacca, sembrerebbero più protese a screditarne l”immagine al fine di provocarne il trasferimento da Sciacca”
Sulla vicenda relativa alla Banca del cordone ombelicale, in modo particolare alle dichiarazioni diffuse dal parlamentare regionale Gisueppe Digiacomo, i parlamentari nazionali agrigentini, Maria Iacono e Angelo Capodicasa, hanno presentato interpellanza al Ministro della Salute. Considerata l’inmportanza dell’argomento, pubblichiamo integralmente l’interpellanza.
Interpellanza Al ministro della salute
Per sapere, premesso:
che nei giorni scorsi, da notizie di stampa si é appreso che presso la Commissione Sanità della Regione Siciliana nell’ambito di una seduta dedicata alla Banca del cordone ombelicale di Sciacca si sono svolte delle audizioni volte a verificare l’utilizzo dei finanziamento erogati negli anni passati.
Che nel corso di tali audizioni sarebbe emerso, a detta del responsabile del Centro Regionale Sangue che le ventimila sacche di sangue ivi conservate, raccolte nel tempo con dispendio di energie e di risorse pubbliche, sarebbero inutilizzabili a causa di una cattiva conservazione;
Che la fondatezza di tale notizia apparirebbe in contrasto con l’esito, ormai definitivo, a cui é approdato proprio nei giorni scorsi, il processo al vecchio direttore nonché fondatore del centro, che invece, per sentenza, avrebbe accertato che le sacche crioconservate presso la Banca del cordone ombelicale siano in buono stato;
Che durante i due anni (2010-2012) di Commissariamento ad Acta del responsabile del Centro Regionale Sangue, in base ad una valutazione documentale e a successivo sopralluogo, è stato giudicato possibile il recupero di 7.000 unità circa;
Che ben due ispezioni disposte negli ultimi anni da codesto ministero, sembrerebbero non abbiano ravvisato alcuna irregolarità nella conservazione del sangue cordonale;
Che lo stesso commissario ad acta nonché Responsabile del Centro Regionale Sangue ne avrebbe disposto il trasferimento nel nuovo centro di stoccaggio, realizzato con enorme dispendio di risorse;
Che le sacche si é continuato a conservarle fino alla data odierna, ad una temperatura di <-150 gradi, utilizzando azoto liquido il cui uso comporta oneri finanziari molto rilevanti a carico delle finanze pubbliche;
Che nonostante nel frattempo siano mutati i protocolli scientifici, le sacche possono continuare ad essere utilizzate per le varie necessità di ricerca scientifica;
Che in ogni caso sarebbe possibile fare una accurata attività di verifica delle caratteristiche fisiche e funzionali delle unità stoccate presso la Banca del cordone ombelicale di Sciacca per verificarne l’idoneità all’uso, senza preventivamente diffondere notizie allarmanti che ledono il buon nome di una struttura che ha contribuito negli anni passati al trapianto di diverse decine di pazienti;
Che, secondo notizie in nostro possesso, ad oggi sono state concluse tutte le azioni correttive richieste da codesto Ministero, e che pertanto occorre inserire al più presto la banca nel circuito internazionale e contribuire così a salvare ulteriori vite umane;
Che la diffusione di notizie la cui fondatezza é tutta da verificare, circa l’inutilizzabilità delle sacche conservate a Sciacca, sembrerebbero più protese a screditarne l”immagine al fine di provocarne il trasferimento ad altra struttura fuori dal contesto in cui é nata ed in cui, con l’unanime sostegno della popolazione e delle strutture sanitarie, ha raccolto così prestigiosi risultati;
Tutto ciò premesso e considerato, si chiede di sapere se risultano a codesto ministero elementi che possano confermare le notizie allarmistiche trasmesse alla Commissione sanità dell’Ars; e se non ritenga opportuno disporre, d’intesa con la Regione Siciliana, interventi scientificamente idonei a verificare lo stato di buona conservazione delle sacche, o quant’altro utile a raggiungere questo scopo e ricreare le condizioni di tranquillità in cui la Banca, con l’impegno degli attuali operatori, possa continuare a svolgere la propria missione;
Capodicasa Angelo Iacono Maria