A SCIACCA IL TURISMO E’ STRANIERO: IL 75,55%. MA LA CITTA’ E’ PREPARATA?
I soliti vizi “nostrani” fanno storcere il naso agli strarnieri. Sporcizia, parcheggi selvaggi, rumore, spiagge senza servizi, smog, centro storico aperto al traffico, indicazioni in lingua inglese inesistenti
Ogni 10 turisti che arrivano a Sciacca 7,5 sono stranieri. E’ questo il risultato che si legge dal report del Servizio Turistico UO di Sciacca.
Nel mese di maggio 2013, negli albergi e nei B&B sono state registrate complessivamente 56.925 presenze. 43.012 sono stranieri, 13.913 italiani.
Che la presenza dei turisti sia straniera non ci sono dubbi, ma che gli italiani rappresentano un quarto delle presenze è un dato che fa riflettere. Bisogna capire perchè Sciacca non è attratta dal flusso turistico italiano. In verità, la percentuale così alta di presenze turistiche è dovuto ai 4 alberghi dell’Aeroviaggi e al Verdura Golf Resort.
Non bisogna dimenticare, poi, che il 75% del totale delle presenze annuali a Sciacca è garantito dai 4 alberghi di Aeroviaggi. In buona sostanza, senza gli alberghi della Sitas, Sciacca precipiterebbe in coda alle classifiche. Sciacca, dunque, non è una meta ambita nel panorama internazionale delle offerte. Si viene a Sciacca con numeri così importanti grazie al Gruppo Mangia e a sir Rocco Forte, che vendono la vacanza a Sciacca grazie ai loro canali di vendita.
E la tendenza non muta i numeri. Rispetto al mese di maggio dello scorso anno, maggio 2013 ha registyratyo un incremento forte proprio grazie agli stranieri con +10.124 mentre gli italiani sono aumentati di 156 presenze. Una differenza, dunque, +30,78% a favore degli stranieri, mentre gli italiani sono aumentati solo di un misero 1,13%.
Con cifre così incontrovertibili, appare evidente che la Città non è sufficientemente attrezzata per soddisfare le esigenze della grossissima fetta dei turisti.
Con tre quarti di persenze straniere, Sciacca dovrebbe fiorire di segnaletica il lingua straniera, di servizi idonei a essere compresi dagli stranieri.
Ma soprattutto, la città dovrebbe essere meno caotica e più “europea” sotto questo punto di vista. Al di là delle tradizioni siciliane, alcunoi retaggi di ineducazione dovrebbero sparire: parcheggi selvaggi, rumore, smog in centro, clacson, soste “gastronomiche” che occupano la strada, pulizia, etc etc.
Ma questo è compito dell’assessore al Turismo. E’ lui che deve leggere i numeri turistici e di conseguenza dettare le direttive politiche e amministrative in una direzione che soddisfi le esigenze del turismo straniero.