CASO PATACCO: LA DITTA PRONTA A SMONTARE LE STRUTTURE AL TERMINE DELLA STAGIONE ESTIVA

“Difendiamo il nostro sacrosanto diritto a proseguire l’attività lavorativa e non comprendiamo come mai il Comune di Sciacca non abbia mai formalizzato una proposta alternativa all’attuale allocazione”

Indipendentemente dall’esito del ricorso al Tar, la ditta Puccio Ignazio e Filippo, proprietari dell’attività di ristorazione di località Stazzone, affermano oggi al nostro giornale di essere disponibili a smontare le strutture di ristorazione per consentire i lavori ed evitare la perdita del finanziamento. Ma non mancano di contestare come il Comune e la direzione lavori hanno gestito la vicenda, sostenendo che la loro posizione è assolutamente legittima e nella più assoluta legalità.

“Difendiamo il nostro sacrosanto diritto a proseguire l’attività lavorativa – dice Filippo Puccio – non comprendiamo come mai il Comune di Sciacca non abbia mai formalizzato una proposta alternativa all’attuale allocazione, consentendoci di spostarci senza problema sempre nell’ambito dello Stazzone. Non comprendiamo – continua – come mai i progettisti non abbiano previsto nel progetto anche la nostra attività commerciale provvista di concessione demaniale, al pari di altre attività che sono state invece contemplate”.

“Siamo sempre stati disponibili a discutere – conclude Puccio – di contro ci siamos empre visti rispondere con atteggiamenti dilatori e di incredibile superficialità e indifferenza, costringendoci a ricorrere alle vie giudiziarie. Siamo sorpresi delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal direttore dei lavori Bilello e dall’assessore Bivona, ma a riprova della nostra buona fede ad assumere atteggiamenti concialianti, siamo pronti a smontare a fine estate, per consentire la prosecuzione regolare dei lavori di riqualificazione”.

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