MUSEO DEL MARE AGGREDITO DALL’UMIDITA’: INTERROGAZIONE DI DI PAOLA E DELIBERTO
Con l’avvicinarsi dell’apertura, il Museo del Mare nell’ex Colina marina, in località Muciare, attira l’interesse del mondo politico. Essendo una struttura pubblica, che dovrà essere gestita, sorgono i primi interrogativi e le prime richieste di trasparenza nelle operazioni di eventuale affidamento in gestione.
Simone Di Paola e Cinzia Deliberto, hanno presentato una minuziosa interrogazione al sindaco ed all’assessore al patrimonio, nella quale chiedono tutta una serie di informazioni riguardo l’immobile restaurato dalla Soprintendenza. Siano chiariti i termini in base ai quali il Comune di Sciacca intende dare in gestione (o cogestione) alla Sezione di Sciacca della Lega Navale l’edificio per strutturarlo quale Museo del Mare.
I due vogliano che sia chiarito il programma della gestione economica di cui il Comune di Sciacca, sottoscrivendo il comodato d’uso dell’edificio, dovrà farsi carico; che siano rese pubbliche tutte le certificazioni inerenti l’immobile per verificare se esso è già atto all’abitabilità e, non secondariamente, ad ospitare oggetti artistici e reperti museali; i termini dell’accordo con il privato proprietario dei terreni ove insiste la strada d’accesso all’edificio; il punto sulla mancata opera d’isolamento della struttura; come il Comune di Sciacca intende ovviare alle problematiche foriere di una situazione che, persistendo l’umidità ascendente, porterà al degrado della struttura; come il Comune di Sciacca intende affrontare il problema dell’umidità ascendente per una sua totale risoluzione affinché il Museo sia mantenuto salubre e anche in stato decoroso agli occhi dei visitatori.
Ricordiamo che la Regione Siciliana ha dato in concessione al Comune di Sciacca l’edificio ex colonia marina “Maria Pia di Savoia” e che attraverso una convenzione con la Regione il costituendo Museo del Mare sarà gestito dalla Sezione di Sciacca della Lega Navale.
Di Paola e Deliberto precisano che l’iniziativa di recupero e futura fruizione museale riscontra la loro piena condivisione politica, ma sottolineano come le opere di recupero e riuso non hanno contemplato l’intervento atto all’eliminazione del fenomeno della “umidità ascendente”. Tutto ciò in funzione della futura presenza di reperti archeologici di notevole interesse e, soprattutto, di pubblico, che richiedono ambienti salubri per le specifiche esigenze.
“Permanendo tale fenomeno – scrivono nell’interrogazione i consiglieri del Pd – si impedirà alla struttura museale di passare positivamente il vaglio della concessione di abitabilità da parte dell’autorità sanitaria preposta. Il fenomeno dell’umidità, oltre a muffe e fenomeni di condensa cagionevoli alla salubrità, produce fenomeni di variazione nelle caratteristiche dell’isolamento termico tanto da incidere sui costi di gestione in riferimento a quelli di riscaldamento e climatizzazione”.
Insomma, l’intervento di risanamento è necessario per l’ottenimento dell’abitabilità e da qui la capillare interrogazione che mira a prevenire eventuali problemi nell’apertura della struttura museale, che presenta già problemi di umidità.