QUESTO PER LEGAMBIENTE E’ ANCORA “ECOMOSTRO”

Editoriale di Filippo Cardinale

Nella trasmissione radiofonica “Zapping” di giovedì scorso, dopo aver parlato dell’abbattimento dell’ecomostro alla Scala dei Turchi, Legambiente è ritornata all’attacco del Verdura Golf Resort definendolo ecomostro.

Si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Gli antichi detti non sbagliano mai. Ed è vero, considerato che Legambiente agrigentina non ha perso il vizio di definire il Verdura Golf Resort “ecomostro”.

Certo, forse paradiso è il vecchio sito a cui Legambiente teneva moltissimo, tanto da consentire la edificazione di manufatti abusivi, la realizzazione di discariche, l’erosione della costa, l’erosione della Torre del XVI secolo prossima al crollo. Consentiva anche che un’antica masseria fosse lasciata rosicchiare dall’erosione della costa, o lasciata al ricovero di pecore (vedi foto). Oppure, il sito era un paradiso per le preziose carcasse d’auto lasciate a bellavista (vedi foto) a testimonianza di una location ambientale tutelata. Forse era questa l’attrazione per la comunità, per i turisti, vedere un cimitero di auto in una zona Sic.

Di acqua sotto i ponti ne è passata. E nonostante una sentenza del Tribunale di Sciacca abbia assolto il management dall’accusa di disastro ambientale, sospinta da 52 esposti di Legambiente, nonostante il Verdura Golf Resort sia definito un vero “Paradiso” dalle migliaia di turisti venuti da ogni parte del mondo a invidiarci la meravigliosa struttura, Legambiente continua a definire “ecomostro” quella miniera paesaggistica, ambientale ed economia.

Personaggi di visibilità internazionale, nel mondo dello spettacolo, della finanza, dell’arte, dello sport, della politica, dell’industria, della moda, hanno definito il Verdura Golf Resort “una bellezza di straordinario fascino”.

Lo scorso anno, la location ha ospitato il Sicilian Open 2012.  A proposito del Sicilian Open del 2012, che si sono svolti a Sciacca, questi sono alcuni dati ufficiali:

• Dal 28 marzo all’1 aprile vi sono stati 380 milioni di contatti televisivi in tutto il mondo, numeri che equivalgono all’audience dei più grandi eventi sportivi internazionali.

• 50 fra giornalisti e fotografi italiani e internazionali hanno seguito l’evento.

• 16 ore di diretta su Sky Sport 2

• 6 milioni di telespettatori del Regno Unito hanno seguito l’evento in televisione

• 50 televisioni hanno trasmesso l’evento sportivo in tutto il mondo

Oltre questi dati, il Sicilian Open ha fatto registrare il pieno nelle altre strutture alberghiere della Città termale, B&B e ristoranti (Gli ambientalisti intervistino albergatori e ristoratori di Sciacca, e anche di Ribera dove financo l’Hotel Miravalle in quel periodo ha registrato il tutto esaurito). Ma limitare i dati al solo periodo del Sicilian Open è assai riduttivo. Sciacca con il Verdura Golf Resort della catena di Sir Rocco Forte, leader internazionale del turismo di lusso, è diventata un a destinazione.

Non sanno gli ambientalisti quante personalità sono transitare per Sciacca (basta chiedere in giro e ai ristoranti). No, non lo sanno o fanno finta di non saperlo. E, certamente, non sono venuti a Sciacca per visitare la discarica del Verdura o l’ovile con le pecore. Forse gli ambientalisti non sanno i numeri prodotti dalla odiata struttura del Verdura. Lo chiedano ai fornitori, alle centinaia di giovani occupati, alla ricchezza che ha prodotto per l’indotto. Indotto che beneficia anche nei territori limitrofi.

Chiedano, gli ambientalisti, ai lavoratori del Verdura quanto siano cresciuti professionalmente e quanto vale nel loro curriculum l’esperienza acquista. Chiedano gli ambientalisti ai ristoratori di Caltabellotta, di Montallegro, di Siculiana Marina, di Ribera, di Menfi.

Lo chiedano alle strutture enogastronomiche rinomate in tutto il mondo e che sono presenti a Sambuca di Sicilia, Menfi. Lo chiedano. Chiedano, gli ambientalisti, ai saccensi che cosa significa la struttura di Sir Rocco Forte per Sciacca.

Lo chiedano senza essere imprigionati da lacci ideologici. Chiedano, gli ambientalisti, quale sia il livello sinergico tra forze produttive e sindacali con la struttura di sir Rocco Forte. Chiedano del protocollo d’intesa ultimamente sottoscritto per un ulteriore cammino di crescita e di coinvolgimento del territorio. Lo chiedano.

Si rendano conto che il Verdura Golf Resor è una realtà internazionale.

Anche gli uccelli lo hanno compreso bene, tanto che la fauna si è insediata e cresciuta in modo rilevante. Gli uccelli vivono in perfetta simbiosi all’interno della lussuosa struttura e deliziano i clienti con i loro cinguettii.

Forse, rimane ancora il rancore, ma immaginare di destinare al Verdura la stessa fine dell’ecomostro di Scala dei Turchi è davvero film da fantascienza. Sappiamo, gli ambientalisti, che la città termale è in simbiosi con il Verdura. Anche la massima istituzione cittadina, espressione del consenso civico, lo è. E sicuramente saprà difendere quella che è diventata una preziosa risorsa per il territorio.

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