ALLOGGI VIA FANI: LA GIUNTA REGIONALE DELIBERA 8.672.000 EURO PER LA RICOSTRUZIONE
Ma Crocetta non riceve sindaco, assessori e consiglieri che si erano incatenati davanti Palazzo D’Orleans
La giunta regionale riunita questo pomeriggio, su proposta dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Nino Bartolotta, ha approvato una deliberazione che reperisce 8milioni 672mila euro per la ricostruzione degli ulteriori 42 alloggi pericolanti di Ribera. Nella stessa deliberazione si dà mandato al dipartimento infrastrutture e allo IACP di Agrigento di farsi carico delle problematiche relative al trasferimento temporaneo degli attuali proprietari e locatari.
La delibera arriva dopo un iter burocratico e amministrativo molto complesso. Crocetta ha assunto l’impegno di trovare una soluzione al grave problema direttamente nel corso della sua visita a Ribera in campagna elettorale. Molto probabilmente, una maggiore comunicazione, o scambio di notizie, avrebbe evitato di far lievitare un clima di agitazione e preoccupazione tra le decine e decine di famiglie rimaste senza casa.
Giornata convulsa quella di oggi. Stamattina il sindaco Carmelo Pace, gli assessori Tramuta e Sgrò, in consiglieri comunali Tortorici Presidente del Consiglio comunale), Territo (viced presidente del Consiglio), Pedalino, Russo, Inglese e Mulè, si sono recati a Palermo e si sono incatenati davanti la sede della Regione Sicilia per protestare contro il silenzio del Presidente Rosario Crocetta rispetto alla drammatica vicenda delle case popolari di Largo Martiri di via Fani.
Volevano essere ricevuti, e dopo diverse lettere senza riscontro, hanno deciso stamattina il gesto eclatante. Ma da parte del Presidente della Regione nessuna risposta, nè ha ricevuto la delegazione.
Molto probabilmente, la Giunta regionale ha deliberato spinta dalla pressione della delegazione riberese, ma anche dalla minaccia di occupazione delle case da parte delle 64 famiglie fatte sgomberare dalle forze dell’ordine su ordinanza sindacale.
Il Comune sta anticipando gli affitti alle 64 famiglie che hanno dovuto lasciare gli alloggi. Sono 250 eruo al mese per 64 famiglie. Il Comune rischia di andare in dissesto finanziario. Ma nel contempo, non si hanno notizie sui fondi per la demolizione e la ricostruzione degli alloggi.