CREDITI EAS, TANTI MILIONI E TANTO TEMPO PERSO PER RECUPERARLI
“L’AltraSciacca apprende, con soddisfazione, che il Tribunale di Sciacca ha nominato un consulente tecnico per determinare l’ammontare del reale credito che il Comune vanta nei confronti dell’ormai dissestato Ente Acquedotti Siciliani”.
Interviene sull’argomento l’associazione l’AltraSciacca. “Ci verrebbe da dire meglio tardi che mai! Infatti, gli importi vantati nei confronti dell’Ente in liquidazione sono stati quantificati da qualche tempo e ammontano precisamente a €. 7.321.996,93, cui bisognerà (ecco forse il motivo della nomina di un tecnico) aggiungere gli interessi maturati sino a oggi. Poco importa se il ricorso è stato presentato al Tribunale di Sciacca dall’amministrazione Bono e portato avanti dall’amministrazione Di Paola se alla fine si riuscirà a riavere i soldi che i cittadini hanno sborsato per conto dell’E.A.S. “
Ma sul tempo trascorso, l’AltraSciacca non demorde e sottolinea. “Non possiamo, però, non rimarcare il tanto tempo trascorso da quando, sin dal 2007, la nostra Associazione ha evidenziato il serio rischio di perdere questa ingente somma. Lo abbiamo suggerito con forza al sindaco di allora, il dott. Mario Turturici, quando il commissario dell’Ente era Marcello Massinelli e si era ancora in una fase di liquidazione attiva e il recupero di tali somme era alla portata della volontà del liquidatore. Non siamo stati presi in considerazione, anzi siamo stati accusati di ingenerare allarmismi e false notizie circa la “certezza” della riscossione di tali crediti. Sino a oggi, però, l’unico a essere stato smentito dall’amara concretezza dei fatti è proprio colui che, sottovalutando coscientemente tale rischio, ha messo in serio pericolo il buon esito del recupero dell’incredibile somma di ben 7 milioni e mezzo di euro. Bisogna anche ricordare che ben 4 milioni di euro del credito vantato dal Comune, nonostante non siano mai stati riscossi, sono stati già spesi. Come ciò sia potuto accadere rimane per noi un vero mistero, tenuto conto che la famosa transazione non era stata onorata alla scadenza naturale e quindi sarebbe stato inutile pretendere alcunché per le vie ordinarie”.
Per l’Altrasciacca il ricorso al Tribunale di Sciacca “è l’ennesima conferma che bisognava agire in questo modo tanto tempo fa. Oggi, a causa delle gravi condizioni in cui versa l’E.A.S., si rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano, con l’aggravio di ulteriori spese legali, professionali e altro ancora a carico della collettività. Noi le abbiamo tentate tutte per cercare di smuovere la città circa questo grave problema finanziario, tramite volantinaggio, con denunce agli organi di stampa, in dibattiti televisivi, ma siamo rimasti inascoltati. Una città, che rinuncia alla sua manifestazione di punta come il Carnevale per 400.000 euro e, contemporaneamente, accetta di farsi letteralmente sottrarre ben oltre 7 milioni di euro dalle proprie tasche, ha certamente qualche problema. “.