La difficoltà a trovare un lavoro emerge in anche attraverso i nuovi strumenti tecnologici che sono stati creati per avvicinare imprese e disoccupati.

Il sito web dello “Sportello lavoro”, istituto un paio di anni fa dal Comune nell’ambito del progetto Silla – Servizi di Intermediazione Locale per il Lavoro, finanziato con le risorse del – PON “Governance e Azioni di Sistema” (FSE) 2007-2013 e realizzato da FormezPA su incarico della dipartimento della funzione pubblica, in raccordo con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è ricco di utili informazioni per chi ha terminato gli studi e si avvicina al mondo del lavoro, ma la pagina “offerte di lavoro” è miseramente vuota. Alla voce “offerte di lavoro” compare la scritta “non ci sono offerte di lavoro”.

C’è la pagina dei concorsi, la possibilità di compilare il proprio curriculum vitae in formato europeo, scaricare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro da presentare, a seconda del proprio stato occupazionale, al centro per l’impiego competente o all’azienda, che poi dovrà essere inoltrata all’Inps di competenza, ma lo sportello, che ha sede presso il palazzo municipale, può far poco per fare incontrare aziende e lavoratori.

E ci sono tantissime altre informazioni utili per chi ha perso il lavoro, chi ha bisogno di assistenza e di conoscere le norme che attivano le procedure per gli ammortizzatori sociali. Allo sportello non si rivolgono però le aziende locali. Probabilmente non perché non lo ritengono utile, ma solo perché non ci sono offerte di lavoro, quantomeno in ambito cittadino. Giovani e disoccupati che si recano in Municipio o che accedono al sito on line, scoprono che a parte una serie di proposte riguardanti concorsi pubblici o aziende nazionali che cercano collaboratori, in gran parte venditori, non c’è più nulla.

I progetti degli “Sportello lavoro” finanziati dal Ministero attraverso il Ministero del lavoro, presenti in molte città italiani, sono stati anche al centro di accese polemiche in quanto ritenuti doppioni dei centri per l’impiego. La realtà è che di offerte di lavoro non ce ne sono e la città di Sciacca soffre anche questa condizioni. Il problema non sono i servizi, ma l’economia che non gira e il lavoro che non c’è. E gli sportelli di incontro tra domanda e offerta di lavoro sono purtroppo poco utili in questo periodo di profonda crisi economica e istituzionale.

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