GREENPEACE AL CONTRATTACCO: “I PESCATORI DI SCIACCA CI DENUNCINO PURE”

“I pescatori di Sciacca sono liberissimi di denunciarci, ci difenderemo nelle sedi opportune, ma ci sembra più utile e doveroso discutere di come affrontare seriamente il collasso della pesca al pesce azzurro. Nessuno ha smentito il nostro allarme sulla crisi dello stock e la nostra denuncia sulle decennali “licenze sperimentale” e sugli scarti di acciughe causati delle volanti”.

E’ quanto afferma Alessandro Giannì, portavoce di Greenpeace, in un’intervista pubblicata oggi su La Sicilia, alla pagina di Sciacca. Per l’associazione ambientalista, la pesca a volante fatta dai pescherecci saccensi è un problema ed a suo dire è bizzarro che Federcoopesca dichiari che si tratti di una “pesca tradizionale” quando la maggioranza delle volanti di Sciacca opera con una “licenza sperimentale”.

“Questa pesca o è tradizionale o è sperimentale! Ce lo facciano sapere. Ci facciano sapere cosa hanno di “sperimentale” queste licenze dopo venti anni e più. Ci dicano che risultati sono stati ottenuti da questo esperimento pluridecennale che a noi sembra minacciare uno stock in seria difficoltà”. Greenpeace ricorda che la crisi delle risorse ittiche è un problema che non è limitato all’Italia. Si tratta di una situazione grave, con oltre il 60% degli stock ittici europei in stato di sovra sfruttamento.

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