CENTRO COMMERCIALE, AMBROGIO: “NON E’ MELINA, E’ MANCATO TRE VOLTE IL NUMERO LEGALE IN COMMISSIONE”

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Presidente della Commissione consiliare all’Urbanistica, Giuseppe Ambrogio. Nota che pubblichiamo, ma che richiama con appetito una breve nota finale da parte nostra.

 

Egregio Direttore,

Con riferimento al suo editoriale dal titolo ” STUPIDA MELINA. LA CITTA’ SOFFOCATA DA GIOCHI ILLOGICI” Le rappresento quanto segue.  La Commissione da me presieduta nel corso dei 45 giorni da lei evidenziati, faccio presente che si è riunita 8 volte e in tali occasioni ha dovuto esaminare non soltanto la pratica del centro commerciale denominato Forum, ma anche il progetto riguardante le villette del gruppo Forte, nonché il regolamento per i cottimi fiduciari per i quali si è riunita congiuntamente alla prima commissione.

Faccio notare altresì che per tre sedute di commissione e’ venuto a mancare il numero legale. In considerazione di quanto sopra, non ritengo che sul punto vi sia stata alcuna melina, almeno per quel che mi i e cii riguarda.

La mia commissione che io presiedo opera in regime di completa trasparenza e regolarità come è giusto che sià. Per quanto concerne la richiesta di ulteriore proroga per l’espressione del parere di competenza, questa e’ motivata dalla necessità di chiarimenti sul piano tecnico, ancora in fase di riscontro da parte degli uffici.

Con riferimento alla presunta da Lei asserita “irrilevanza” del business Plan , mi permetta farLe notare che tale documento e’ di fondamentale importanza per valutare la fattibilità e la sostenibilita’ finanziaria di ogni investimento, e quindi anche di quello di che trattasi.

La richiesta del business Plan non e’ quindi mero capriccio di questa Presidenza, e’ semmai una richiesta doverosa, trattandosi di un documento richiamato nella stessa proposta di delibera, su cui la Commissione ha quindi il dovere di porre la propria attenzione, chiedendone l’acquisizione agli atti.

Al riguardo vorrei far notare, che il Consiglio Comunale e’ chiamato ad esitare non solo la variante al PRG, ma anche l’iniziativa imprenditoriale, la cui fattibilita’ sul piano finanziario viene proprio attestata dal business Plan. Spero possa servire a chiarire ogni aspetto della vicenda.

Giuseppe Ambrogio

 

Egregio Presidente Ambrogio,  la Sua nota è per me non un invito a nozze, essendo io felicemente sposato e avendo una moglie che mi dona tanta felicità, ma un invito a degustare una gustosa pietanza. Le Sue “giustificazioni” non placano la mia convinzione che la richiesta di un’ulteriore proroga per esaminare il progetto del centro commerciale in contrada Tabasi è uguale alla melina calcistica, cioè perdita di tempo. So bene, per i miei studi portati a termine fino alla laurea, e per aver lavorato per 35 anni per una società di caratura internazionale, cosa è un business plain. Le ribadisco ancora una volta, senza fatica, che la Commissione Urbanistica deve esprimere un parere sotto il profilo tecnico-urbanistico. La valutazione di un investimento si avvalora, ma con le commissioni apposite, quando si è di mezzo denaro pubblico, una compartecipazione all’investimento con denaro pubblico. Cosa che nel caso specifico non è. Vuole fare, egregio Presidente, i conti nel portafoglio personale del privato?

Gli impegni di lavoro della Commissione Urbanistica non mi sembrano essere stati da “fatiche di Ercole”, tanto da far trascorrere settimane e settimane. Lei fa riferimento alle ville di sir Rocco Forte. Ma quanto sudore necessita per “prendere atto delle accettazioni delle prescrizioni?”. Suvvia, Presidente, oltre alla melina non faccia dribbling!

Non le posso, invece, assolutamente far passare “liscia” la giustificazione da Lei sottolineata: “per tre volte è mancato il numero legale della Commisssione”. Le ricordo che dovere del consigliere comunale è quello di espletare il mandato elettorale che si estrinseca in aula consiliare e nelle commissioni consiliari. Le assenze o la mancanza del numero legale è un “peccato” che bisogna confessare direttamente all’elettore.

Veda, Presidente Ambrogio, Lei mi parla in inglese citando il business plain. Bene, io Le rispondo, invece, in italiano: “l’imprenditore per investire ha bisogno di tempi brevi e certi”. Questo progetto è da sei anni che si trova al Comune. L’imprenditore ha bisogno di una certezza: si può fare o no. Non ha bisogno del politichese, nè della melina.

Filippo Cardinale

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